La bozza della manovra finanziaria contiene novità per tutte le mamme! La bozza della manovra finanziaria prevede sgravi contributivi completi per le lavoratrici madri, indipendentemente dal reddito. Il taglio dei contributi che durerà tre anni, però, varierà a seconda del numero di figli. Il Governo ha anche previsto un aumento del bonus asilo nido. La bozza della Legge di bilancio, però, prevede anche un aumento dell'IVA sui prodotti per l'infanzia.
La bozza della manovra finanziaria prevede uno sgravio contributivo al "100%" per le lavoratrici madri, con un tetto massimo di 3000 euro all'anno. La cosa più interessante è che non ci sono limiti di reddito, quindi tutte le lavoratrici madri possono usufruire di questo vantaggio. Ma quali sono le regole per ottenere questo sgravio contributivo? La bozza della manovra stabilisce che lo sconto sui contributi dura fino ai 10 anni del figlio più piccolo per le mamme con due figli. Per le mamme con tre figli, lo sgravio contributivo dura fino ai 18 anni del figlio più piccolo. Un bel respiro per tutte le mamme lavoratrici con due o tre figli.
A partire dal 1° gennaio 2024, inoltre, la bozza della manovra finanziaria prevede un aumento del bonus asilo nido fino a 2.100 euro. L'agevolazione riguarderà le famiglie con reddito ISEE inferiore a 40.000 euro e almeno un altro figlio con età inferiore a 10 anni. Per finanziare questa misura, la manovra finanziaria prevede uno stanziamento progressivo di spesa a partire dall'anno prossimo fino al 2029.

Le altre novità della manovra che interessano le mamme
Ma non finisce qui! La bozza della manovra prevede un altro cambiamento che riguarda le mamme e i bambini. Infatti, non ci sarà più l'Iva al 5% per i prodotti per l'infanzia e sugli assorbenti come previsto dalla tampon tax. Quindi, il latte in polvere e le preparazioni per l'alimentazione dei bambini saranno soggetti all'Iva al 10%, come in passato. Lo stesso vale per gli assorbenti, i tamponi e le coppette mestruali.
Insomma, questa manovra finanziaria sembra dedicare molte misure alle mamme, ai bambini e, in generale, alle famiglie italiane. Mentre lo sgravio contributivo e l'aumento del bonus asilo nido sono misure che aiutano le mamme in difficoltà, lo stesso non si può dire dell'incremento dell'IVA dal 5 al 10% per i prodotti dell'infanzia e per il ciclo mestruale. Quello che è certo è che il Governo, come promesso più volte dalla premier Giorgia Meloni, sta puntando molto sugli incentivi per aumentare la natalità. Questo, infatti, è uno degli obiettivi che si è posto l'esecutivo di centrodestra. Resta da vedere se e come queste misure verranno modificate in fase di discussione parlamentare della Legge di bilancio.
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