Quarta Repubblica, volano gli stracci tra Capezzone e D'orsi: "Siete comunisti e pure qualche altra cosa"

Quarta Repubblica, volano gli stracci tra Capezzone e D'orsi: "Siete comunisti e pure qualche altra cosa"

Nello studio di Quarta Repubblica, ieri sera, è andato in onda un durissimo botta e risposta tra Daniele Capezzone e Angelo D'orsi sulla crisi in Medio Oriente tra Israele e Hamas.

Tensione alle stelle tra Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero, e Angelo D'orsi, storico e giornalista. I due hanno avuto un duro scambio di battute sul tema più caldo di quest'ultimo periodo: il conflitto tra Israele e Hamas. Il dibattito pubblico italiano su quanto sta accadendo in Medio Oriente sta diventando sempre più polarizzato. Le discussioni tra chi difende Israele a spada tratta e chi si schiera dalla parte del popolo palestinese stanno diventando sempre più accese e, come è capitato da Nicola Porro ieri sera, a volte sfociano in durissimi battibecchi. 

Tutto è iniziato da un intervento di Daniele Capezzone che ha dichiarato di essere "indignato" perché non tutti riconoscono che Hamas ha "le mani sporche di sangue". Poi, il direttore editoriale di Libero ha puntato il dito contro il professore Angelo D'orsi. "Ancora non è uscito dalla bocca di questi signori rispetto ad Hamas la parola 'terrorismo, terroristi'". "Qui ormai c'è un salto di qualità: neanche dei bambini uccisi nei loro letti e decapitati smuovono questi signori": ha denunciato Daniele Capezzone.

Angelo D'orsi e Daniele Capezzone ai ferri corti su Israele e Hamas

A questo punto, nel discorso è intervenuto il professore Angelo D'orsi. "Quanti bambini (palestinesi, ndr) sono stati uccisi nei bombardamenti, siamo quasi a 5.000 (vittime, ndr)": ha tuonato lo storico. "Io comincio a pensare che queste cose voi non le vogliate vedere", ha continuato Daniele Capezzone alzando i toni della discussione. "Voglia dire qualcosa sui bambini di Gaza", ha incalzato Angelo D'orsi. "I bambini di Gaza sono sul conto di Hamas, tutti i morti di Gaza sono sul conto di Hamas", ha risposto il direttore editoriale di Libero.

I toni dello scambio di battute sono diventati sempre più accesi. "Putin è un terrorista e Netanyahu cos'è?", ha chiesto con malizia Angelo D'orsi a Capezzone. "Netanyahu è il capo di un Paese democratico", ha risposto con determinazione Capezzone. Lo storico, però, non è della stessa idea e ha definito Netanyahu "un terrorista" che "sta seminando il terrore". "Il 50% delle abitazioni di Gaza è stato distrutto, ci sono più di 5.000 morti di cui 3.500 bambini", ha detto Angelo D'orsi a supporto della sua tesi.

"Se io sono un arabo o un islamico in Israele posso essere anarchico, fr***o, comunista, qualunque cosa ed essere libero, ad Hamas e sotto l'Iran vengo messo a morte, a torture ed esilio", ha detto Capezzone. "Siete sporchi dentro, questa è la verità, siete comunisti e anche qualche altra cosa", ha sbottato il direttore di Libero. Angelo D'orsi, però, a dimostrazione della poca democraticità di Israele, ha portato l'esempio di un ricercatore italiano dell'Università la Sapienza di Roma arrestato per un mese.

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