Milano, scattano le denunce per i cori contro gli ebrei alla manifestazione pro-Palestina: cosa succede ora

Milano, scattano le denunce per i cori contro gli ebrei alla manifestazione pro-Palestina: cosa succede ora

La manifestazione pro Palestina a Milano si è trasformata in un caso giudiziario. Il Console onorario di Israele e due esponenti del PD hanno sposto denuncia per cori contro gli ebrei. Ecco cosa succederà ora.

Sabato scorso ha avuto luogo a Milano una manifestazione a difesa del popolo palestinese. Centinaia di persone hanno sfilato per le strade del capoluogo lombardo con bandiere della Palestina, intonando cori e slogan. Marco Carrai, Console onorario di Israele per Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana non ne ha apprezzati alcuni . Quindi, Massimo Dinoia, il suo avvocato, ha presentato una denuncia alla Procura di Milano accusando i partecipanti alla manifestazione di sabato scorso di "propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa".

Già diversi giorni fa, il console israeliano ha espresso la volontà di sporgere denuncia contro i manifestanti, accusandoli di aver gridato cori del tipo: "'Apriteci i confini, così possiamo uccidere i sionisti, gli ebrei'". Il console israeliano non è l'unico a voler far luce su questa vicenda. Anche Daniele Nahum ed Emanuele Fiano, esponenti del Partito Democratico e membri della comunità ebraica di Milano, hanno presentato una denuncia presso la Questura della città. Tutti e tre chiedono che venga fatta chiarezza sui cori in arabo che inneggiavano allo sterminio del popolo ebraico. Il console israeliano ha anche fatto un appello a Giuseppe Sala, il Sindaco di Milano, chiedendogli di vietare le manifestazioni che inneggiano alla pulizia etnica degli ebrei. 

Milano, scattano le denunce per i cori contro gli ebrei alla manifestazione pro-Palestina: cosa succede ora
Marco Carrai è diventato console di Israele per Toscana, Emilia e Lombardia nell'ottobre 2019

 

Denuncia in seguito a cori contro gli ebrei a Milano: cosa succede ora

In seguito alle denunce, Marcello Viola, il procuratore di Milano, che è anche a capo del pool antiterrorismo, ha chiesto agli investigatori della Digos una relazione e approfondimenti sulla traduzione esatta di quelle frasi. Gli investigatori sono al lavoro per individuare gli autori di quei cori, analizzando sia gli audio che le immagini della manifestazione. In seguito alla chiusura delle indagini, i manifestanti che hanno intonato i cori contro gli ebrei, probabilmente andranno a processo. La denuncia presentata dall'avvocato Massimo Dinoia riguardo ai cori inneggianti alla violenza e alla discriminazione razziale durante la manifestazione pro Palestina a Milano è un atto importante per contrastare ogni forma di odio e intolleranza. È fondamentale che le autorità competenti indaghino sull'accaduto e prendano le opportune misure per garantire la sicurezza e la convivenza pacifica tra diverse comunità.

In tutta Italia, in Europa e nel mondo intero si stanno tenendo in queste settimane tante manifestazioni a supporto del popolo palestinese. Come ha affermato anche il ministro degli esteri Antonio Tajani, manifestare a difesa del popolo palestinese è un diritto, ma i cortei non possono giustificare il terrorismo di Hamas, né tantomeno inneggiare allo sterminio del popolo ebraico. In questo modo, si fa del male anche alla questione palestinese che non ha nulla a che fare col terrorismo di Hamas e con l'odio nei confronti del popolo ebraico.

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