Napoli, paziente minaccia un'infermiera: l'episodio si è consumato a Casoria, in provincia di Napoli. A denunciare l'accaduto è l'associazione in difesa dei camici bianchi, Nessuno Tocchi Ippocrate.
Quello della violenza negli ospedali ai danni degli operatori sanitari è un problema che diventa ogni giorno più serio. Tale da allontanare, nei fatti, tanti lavoratori dal settore ospedaliero e della primissima assistenza ai pazienti. Tradotto in parole semplici, in alcune città in cui le aggressioni contro medici, infermieri ed operatorio socio-sanitari sono più frequenti, i Pronto soccorso sono percepiti come zone di guerra. In cui i giovani medici non hanno nessuna intenzione di metter piede, se non per brevi periodi formativi. Dopo i quali, però, fuggir via a gambe levate.
Un capoluogo in cui questo problema c'è, e viene quotidianamente denunciato, è Napoli. La città partenopea conta decine di aggressioni ogni mese. L'elenco è tenuto da un'associazione di dottori che si è riunita con il giusto proposito di evidenziare e informare su ogni singolo episodio violento negli ospedali. L'associazione in questione si chiama 'Nessuno Tocchi Ippocrate', presieduta dal dottor Manuel Ruggiero.
Il quale ha appena fatto sapere dell'ennesima violenza che si è consumata non a Napoli, ma in un ospedale assai frequentato di Casoria, comune della provincia partenopea.
Napoli, paziente minaccia l'infermiera: interviene l'autista del 118
L'aggressione in questione, avvenuta in un ospedale del territorio di Asl Napoli 2, è la numero 27 dall'inizio del 2023, per seguire il conteggio di 'Nessuno Tocchi Ippocrate'.
Aggressioni totali avvenute tra l'azienda sanitaria locale di Napoli, Asl 1, e l'Asl Napoli 2.
La dinamica dell'episodio è la seguente: erano circa le ore 16:30, e al centro della questione c'è la postazione 118 di Casoria 01. "Vittima", denunciano i camici bianchi, "di una vile aggressione da parte di un paziente psichiatrico, un vero e proprio “stalker sanitario” che, a quanto riferito dal personale di postazione, attiva spesso il 118 per farsi misurare la glicemia".

L'uomo, quindi, a quanto riferisce 'Nessuno tocchi Ippocrate', sarebbe solito allertare il 118 solo per la misurazione dei valori glicemici. E ieri, non avendo ricevuto alcun riscontro dal numero di emergenza, decide di recarsi di persona all’interno della postazione 118.
Qui "dopo aver mangiato di tutto a casa sua", ha preteso appunto che gli misurassero la glicemia. "Tu devi fare quello che dico io", urlava l'uomo all'infermiera di turno . Dinanzi ai tentativi della donna di spiegare all'uomo l'inutilità di questa rilevazione, "l'esagitato ha cercato di aggredirla". Fortunatamente, era presente, in quegli istanti, l'autista del 118, che si è intromesso, in difesa della collega. In tutta risposta, il paziente gli ha rifilato "un sonoro pugno da KO" sullo zigomo destro. Per il giovane, prognosi di cinque giorno da referto medico stilato.
Contro il paziente, gli operatori sanitari hanno sporto regolare denuncia alle forze dell'ordine.
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