Lucca dice "no" alla via a Sandro Pertini: Elly Schlein e le opposizioni passano all'attacco

A Lucca negata l'intitolazione di una via a Sandro Pertini: Elly Schlein e le opposizioni passano all'attacco

Il Consiglio Comunale di Lucca ha detto no alla proposta di dedicare una strada o piazza all'ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini. La decisione ha suscitato non poche polemiche anche a livello nazionale: Elly Schlein, le opposizioni e le associazioni hanno espresso profonda indignazione.

La mozione presentata da Daniele Bianucci, consigliere di Sinistra con, non ha ottenuto il consenso sperato, con 17 voti contrari e solo 12 a favore. Giovanni Ricci, consigliere di Forza Italia, ha motivato la scelta sostenendo che l'amministrazione comunale di Lucca avrebbe altre priorità da seguire, alimentando tensioni tra Fabio Barsanti, assessore di Difendere Lucca e ex leader di Casapound, e Francesco Raspini, consigliere del Pd.

Elly Schlein a difesa di Sandro Pertini attacca la decisione di Lucca

L'opposizione lucchese non ha preso bene la bocciatura della mozione. In una nota, ha espresso il proprio disappunto, definendo il silenzio del sindaco di centrodestra Mario Pardini come una delle pagine più tristi della storia di Lucca. La segreteria comunale del Pd ha rincarato la dose, definendo l'accaduto una vergogna e accusando la destra di aver perso la bussola della democrazia. Anche a livello nazionale, il Partito Democratico ha alzato la voce. Elly Schlein ha definito "sconcertante" quanto deciso a Lucca su Sandro Pertini. I dem hanno denunciato che il capogruppo di Fratelli d'Italia, durante il dibattito, ha gridato "A noi!", l'esortazione all'azione di epoca fascista, nell'aula del consiglio comunale di Lucca,  Secondo il Partito Democratico, Sandro Pertini è "un uomo che ha dedicato la vita alla difesa della libertà e della giustizia sociale".

Le parole delle associazioni e degli altri partiti

Gianfranco Pagliarulo, presidente dell'Associazione nazionale partigiani, ha definito la bocciatura della proposta "un'intollerabile offesa all'immagine della massima carica dello Stato e alla Resistenza", chiedendo di fermare questa "deriva anticostituzionale e fascistoide".

La maggioranza lucchese sostiene che l'amministrazione avrebbe altre priorità da seguire, ma la scelta di non intitolare una via o piazza a Sandro Pertini ha sollevato un vespaio di polemiche. A sostegno di Sandro Pertini si è pronunciato anche Carlo Calenda. Per il leader di Azione, "è davvero triste che quattro buzzurri criptofascisti gli neghino un onore dovuto". L'ex alleato di Matteo Renzi ha ricordato che "Sandro Pertini è stato un coraggioso partigiano e un grande Presidente della Repubblica". Calenda ha anche svelato che il nonno "ha avuto l’onore di servire come suo Consigliere Diplomatico". Ettore Borghi, senatore di Italia Viva, ha definito "incomprensibile e inaccettabile" la scelta del Consiglio comunale di Lucca.

Gli esponenti nazionali dei partiti di Governo, invece, non hanno ancora espresso un parere sulla vicenda di Lucca. E' atteso, però, un commento su un caso che, ormai, è diventato di portata nazionale. 

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