Le opposizioni, esasperate e senza risposte, hanno deciso di abbandonare la commissione Lavoro alla Camera dopo aver chiesto la calendarizzazione del salario minimo.
Cosa sta succedendo alla Camera intorno al salario minimo
Dopo la pausa estiva, la battaglia delle opposizioni unite per l'introduzione del salario minimo in Italia è ripresa. Oggi, la Camera dei Deputati aveva due opportunità: votare gli emendamenti e gli articoli o il rinvio del testo in Commissione. Con una differenza di 21 voti, ha vinto la secondo opzione e le opposizioni sono salite sulle barricate. Unite come non mai, hanno deciso di abbandonare i lavori della commissione Lavoro alla Camera dopo aver chiesto la calendarizzazione del salario minimo. Il motivo della protesta è la mancanza di risposte da parte del Governo.
In seguito al rinvio del testo della proposta di legge sul salario minimo in commissione, le opposizioni hanno convocato una conferenza stampa alla Camera. Gli esponenti dei partiti di opposizione (Pd, M5s, Azione, Più Europa, Verdi-Si) hanno dichiarato di aver raccolto più di mezzo milione di firme in favore del salario minimo e che la raccolta firme è ancora aperta.
Le reazioni delle opposizioni
La maggioranza, quindi, è decisa a continuare sulla strada tracciata in precedenza: il salario minimo non è tra le proposte che interessano al Governo. Dopo la discussione generale di luglio, il 3 agosto la maggioranza ha votato una sospensiva. Con il rinvio del testo in Commissione di oggi, la discussione parlamentare nel merito del provvedimento è stata ancora una volta posticipata.
Durissima la risposta delle opposizioni. Oltre ad aver simbolicamente abbandonato la commissione Lavoro alla Camera, i leader dei partiti di opposizione hanno espresso durissime parole nei confronti del Governo. Per Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, "oggi si è scritta una pagina triste in Aula alla Camera". Il leader dei pentastellati ha accusato il Governo di aver "affondato" la proposta di legge sul salario minimo e Giorgia Meloni di "nascondersi e voltare le spalle" ai lavoratori sottopagati. Il rinvio del testo in commissione, secondo la segretaria del PD Elly Schlein è "la cronaca di una fuga annunciata". Nonostante la bocciatura del Governo, Elly Schlein ha promesso di portare avanti la battaglia per l'istituzione del salario minimo. Il leader di Azione Carlo Calenda ha definito le azioni del Governo "un drammatico errore" e, per Italia Viva, l'esecutivo non ha il coraggio di annunciare la contrarietà al provvedimento.
Quanto accaduto oggi in Parlamento dimostra una mancanza di dialogo e di confronto tra il Governo e le opposizioni, che dovrebbero invece lavorare insieme per trovare soluzioni ai problemi dei cittadini. Sarebbe auspicabile che i partiti politici mettano da parte le proprie divergenze e cercassero di collaborare per il bene del Paese. Solo attraverso un dialogo costruttivo si possono trovare soluzioni efficaci e durature.
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