Roma, la nota chiarificatrice sull'evacuazione della scuola ebraica: un sospiro di sollievo dopo attimi di paura

Roma, la nota chiarificatrice sull'evacuazione della scuola ebraica: un sospiro di sollievo dopo attimi di paura

Una mattinata movimentata ha tenuto tutti con il fiato sospeso nel cuore della Capitale, precisamente nel Ghetto di Roma. Alla fine abbiamo tutti tirato un sospiro di sollievo, l'evacuazione della scuola ebraica a causa dell'allarme bomba si è rivelato essere solo un'esercitazione.

L'evacuazione della scuola ebraica al Ghetto di Roma

Tutto è iniziato quando è scattato l'allarme bomba alla scuola ebraica del Portico d'Ottavia, situata nel Ghetto di Roma. Ma prima che il panico potesse prendere il sopravvento, è arrivata la rassicurazione dalla Comunità ebraica: si trattava di una semplice esercitazione, il pericolo non era reale e l'evacuazione della scuola era stata programmata in precedenza.

La notizia del falso allarme bomba è stata resa nota dalla stessa Comunità ebraica con una nota ufficiale. Non c'è stato alcun pericolo per la sicurezza dei bambini e del personale scolastico, tutto è tornato alla normalità. Il Ghetto di Roma è uno dei luoghi sensibili della capitale. Infatti, è uno dei ghetti ebraici più antichi d'Europa e con le sue strette e tortuose vie, le sinagoghe e i ristoranti tradizionali, è un luogo ricco di storia e cultura che attira visitatori da tutto il mondo.

Il conflitto Hamas-Israele alla base della preoccupazione

La prova di evacuazione della scuola ebraica di Roma arriva in un contesto nazionale ed europeo tutt'altro che rassicurante. In seguito all'attacco di Hamas contro Israele l'allerta terrorismo in Italia e in Europa è alle stelle. L'ISIS ha rivendicato l'attentato terroristico di ieri a Bruxelles, in Belgio. Abdesalem Lassoued, tunisino di 45 anni, ha ucciso a colpi di kalashnikov due cittadini svedesi giunti nella capitale belga per assistere alla partita di calcio Belgio-Svezia che è stata sospesa in segno di lutto. Pochi giorni prima, in Francia, un 20enne di origini cecene ha fatto irruzione in un liceo uccidendo a coltellate un insegnante e ferendo altre due persone al grido di "Allah Akbar". In Italia, per fortuna, la situazione risulta essere sotto controllo, tuttavia l'allerta è altissima. Le forze dell'ordine stanno pattugliando i luoghi sensibili, tra cui, ovviamente, quelli legati alla religione ebraica.

L'esercitazione di questa mattina a Roma rientra proprio in questo scenario di crescente preoccupazione per quanto riguarda gli attentati terroristici. In generale, le esercitazioni sono fondamentali per testare la prontezza e l'efficacia dei protocolli di sicurezza. In un mondo in cui la minaccia del terrorismo è una realtà, è essenziale essere preparati per affrontare qualsiasi eventualità. La sicurezza, infatti, è un valore fondamentale ed è necessario agire con prudenza, anche quando si tratta di esercitazioni. Soprattutto quando di mezzo ci sono le vite di bambini innocenti che non hanno nulla a che fare con la violenza che si sta diffondendo nel mondo.

Roma, la nota chiarificatrice sull'evacuazione della scuola ebraica: un sospiro di sollievo dopo attimi di paura
Bambini preoccupati fuori il ghetto ebraico in una nostra illustrazione

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