Napoli, una protesta in pieno stile Halloween quella inscenata da qualche cittadino particolarmente sensibile alla causa ambientale. Che ha posizionato dei cartelli a dir poco inquietanti a ridosso di un parco pubblico del quartiere Vomero
Una protesta, per sortire i suoi effetti, deve essere incisiva, forte. Disturbante. Lo sa bene il cittadino di Napoli che nei giorni scorsi ha inscenato una silenziosa ma potentissima contestazione, per dire la sua contro una situazione che, ormai, in città, è sempre più frequente. Quella del taglio selvaggio degli alberi. Andiamo con ordine.
La protesta è consistita nell'aver apposto, lungo la circonferenza del tronco mozzato di un albero, una palma, situato all'esterno del Parco Mascagna nel quartiere collinare del Vomero, un cartello con la scritta: "Alberi assassinati". Aggiunto a penna, il tocco d'arte: disegnate, sul foglio, delle gocce di sangue con un pennarello rosso. Un modo di manifestare che ben si adatta alla festa, che dagli Stati Uniti abbiamo ormai italianizzato, di Halloween, che cadrà a fine mese (31 ottobre). Ma, come possiamo immaginare, l'intento di chi ha messo in strada questi cartelli non era quello di seguire le festività del calendario. Bensì, quella di mandare un messaggio all'amministrazione partenopea, capitanata dal sindaco, Gaetano Manfredi. Sindaco che, peraltro, domani, lunedì 16 ottobre, festeggerà i suoi primi due anni di mandato come primo cittadino di Napoli.
Napoli, la protesta-Halloween di un cittadino al Vomero: "Alberi assassinati"
Di seguito, le foto di uno dei cartelli apparsi all'esterno del Parco Mascagna. Oltre alla scritta 'Alberi assassinati', per rimarcare ulteriormente il messaggio, è stato aggiunta, direttamente col pennarello sul tronco mozzato della palma, anche la scritta 'RIP'. Riposa in pace.
In effetti, dobbiamo dar la giusta soddisfazione all'ideatore di questo messaggio: le immagini fanno un certo effetto. Andiamo ora a spiegare cosa c'è stato dietro la decisione del Comune e/o della Municipalità, la Quinta, di tagliare questo povero albero. Come si vede dal terreno annerito intorno al tronco mozzato, all'arbusto era stato dato fuoco. A quanto pare, sarebbe stata opera di un gruppo di vandali.
Forse temendo che la palma, troppo danneggiata dal fuoco, potesse crollare o far cadere al suolo i suoi rami carbonizzati, si è deciso di tagliarla direttamente. "Un peccato: era ancora vitale", commentano in cittadini, passando dinanzi all'arbusto.
Il Parco lasciato in malora
La protesta si allarga poi a tutto il contesto: siamo all'esterno di uno dei pochissimi parchi comunali del quartiere, il Parco Mascagna. A questo piccolo polmone verde del quartiere Vomero, il Comune ha applicato, praticamente, lo stesso principio destinato all'albero. Anziché provare a recuperarlo, l'ha chiuso. Questo parco ha una storia assai tormentata, fatta di raid vandalici, piccoli incendi, danneggiamenti continui. E lunghi periodi di chiusura, alternati a temporanee aperture.
Basterebbe attivare un piano di sorveglianza al suo esterno, così da scongiurare l'arrivo dei maledetti teppisti. Ma l'unica soluzione per ora trovata dall'amministrazione, è stata quella di chiudere tutto, privando, di fatto, ai bambini di tutto il quartiere, l'unico posto in cui giocare. Da nessun'altra parte, nelle vicinanza, ci sono giostrine e spazi verdi del genere. Una nuova sconfitta e privazione per le famiglie, che (non solo al Vomero, ma un po' in tutta Napoli) non sanno dove portare a giocare i figlioletti. E nel frattempo, il parco marcisce, soccombe nell'erba alta e nelle spedizioni dei teppisti che, comunque, non sembra proprio si siano fermate. Scavalcare il cancello di ingresso, infatti, è un gioco da ragazzi. E lo stato del Parco Mascagna è quello che si vede in foto: pietoso, che fa male al cuore.
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