Ospite a Piazzapulita, Marco Mancini, ex capo del controspionaggio italiani, ha spiegato come ha fatto Hamas ad avere la meglio su Israele.
Corrado Formigli, durante la scorsa puntata di Piazzapulita, ha intervistato Marco Mancini, l'ex direttore del controspionaggio italiano. L'agente segreto ha svelato in che modo Hamas ha potuto cogliere così tanto di sorpresa l'intelligence israeliana, una delle più evolute, efficienti e tecnologiche al mondo. Il problema del fallimento dell'intelligence israeliana, secondo Marco Mancini, è da ricercare nel fatto che "nel giro di pochi anni a una velocità pazzesca si è passati a un intelligence tipicamente tecnologica, pensando che il fattore umano contasse poco".
A differenza dell'intelligence altamente tecnologica di Israele, secondo Marco Mancini, Hamas "ha rivisitato in una forma aggressiva uno spionaggio alla vecchia maniera". Il gruppo terroristico ha puntato ad "acquisire informazioni sul posto, verificarle, mandare e diffondere notizie in tutto il mondo". Il risultato di queste primordiali azioni di intelligence è stato che "Israele non sapeva nulla". Inoltre, Mancini ritiene che le poche fonti israeliane "fossero state reclutate da Hamas e quindi infiltrate a sua volta". In definitiva, Marco Mancini ritiene che l'attacco di Hamas contro Israele rappresenti "la sconfitta della tecnologia che è utile e fondamentale", ma non può sostituire l'uomo.
Chi ha aiutato Hamas secondo Marco Mancini
L'ex agente segreto italiano, inoltre, ha espresso il dubbio che i terroristi siano stati addestrati all'utilizzo dei deltaplani e dei kalashnikov in Egitto con la complicità del regime di Al-Sisi. Riguardo alle tempistiche, Marco Mancini ha rivelato che un'operazione del genere ha bisogno di tanto tempo per essere organizzata. Questa affermazione combacia con quanto affermato da Hamas. I terroristi, infatti, hanno comunicato di aver preparato l'attacco in due anni.
Rispetto alla questione degli ostaggi, Mancini ha spiegato che "qualcuno deve andare a parlare con Hamas". Inoltre, secondo l'agente segreto italiano, i palestinesi della Striscia di Gaza contrari ai terroristi "sono sequestrati da Hamas".
Marco Mancini, inoltre, ha rivelato ai telespettatori chi ha aiutato Hamas a organizzare l'attacco contro Israele. "Dietro Hamas pare che ci sia l'Iran", ha rivelato l'ex direttore del controspionaggio italiano. "Pare che l'Iran abbia avuto nel proprio territorio - ha continuato Marco Mancini - una riunione tra le guardie della rivoluzione iraniane, i vertici di Hamas e Hezbollah". Marco Mancini ha anche spiegato che "la poca tecnologia" a disposizione dei terroristi di Hamas, come i droni, vengono forniti da Hamas, mentre i rudimentali missili Qassam vengono costruiti a Gaza.
Parla l’ex capo del controspionaggio italiano, Marco Mancini, in riferimento alle falle nel sistema di intelligence israeliano, che non è stato in grado di prevedere l’attacco di Hamas.
L’intervista di Corrado Formigli: https://t.co/fKkdHLoD6U#piazzapulita— Piazzapulita - La7 (@PiazzapulitaLA7) October 12, 2023
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