Striscia la Notizia, la rivelazione di Marco Camisani Calzolari è incredibile: "Le nostre auto ci spiano: ecco come"

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Sapete che anche le nostre auto ci spiano? A spiegarlo, è stato un noto inviato di 'Striscia la Notizia', Marco Camisani Calzolari. Ecco come ci spierebbero e perché potrebbero essere anche più insidiose dei cellulari.

Anche ieri sera, come ogni sera dal lunedì al sabato, è andata in onda una puntata di 'Striscia la Notizia', amatissimo programma televisivo del preserale di Canale 5. Giunto alla sua trentaseiesima edizione, il programma è, attualmente, condotto da Alessandro Siani e Vanessa Incontrada. Questi ultimi passeranno, però, presto il testimone agli attori siciliani Sergio Friscia e Roberto Lipari.

All'interno del tg satirico, ideato da Antonio Ricci, è stato trasmesso anche un interessante servizio di Marco Camisani Calzolari. L'amato inviato, ed esperto di comunicazione digitale e informatica, ha già realizzato diversi servizi su come gli smartphone potrebbero spiarci, e conoscere le nostre attività. Nell'ultimo servizio, però, l'inviato ha rivelato che anche le automobili potrebbero spiarci.

Striscia la Notizia: il servizio di Marco Camisani Calzolari

Ebbene sì: anche le auto dell'ultima generazione potrebbero conoscere le nostre attività e tenerci sotto controllo. Questo emerge, spiega Calzolari, da una ricerca della Mozilla Foundation, famosa organizzazione globale, senza scopo di lucro. Secondo la ricerca della Mozilla Foundation, quando saliamo sulle nostre auto, potremmo essere anche più spiati di quanto ci spiano, effettivamente, i cellulari. Praticamente, spiega Calzolari, le auto nuove sono diventate, ormai, dei computer su ruote: dei microprocessori che hanno sensori ovunque, al fine di far funzionare tutti i sistemi avanzati per l'ausilio alla guida. Inoltre, queste auto hanno telecamere esterne e interne, e cioè le dash cam. Queste, per sicurezza, registrano quello che accade nell'abitacolo, ma, volendo, potrebbe sapere cosa facciamo in macchina.

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Una dash cam. (Fonte: Striscia la Notizia - Canale 5).

E ancora, tanti altri sensori, come quello che registra lo stile di guida. Tale sensore serve ad adattare il tipo di risposta della macchina. Però, teoricamente, le informazioni potrebbero essere anche vendute alle società assicurative che, se guidiamo in maniera più veloce, potrebbero trovare il modo di farci pagare di più. Calzolari ha, però, rivelato che alcune di queste situazioni 'teoriche', vengono, poi, messe in atto.

"Volendo, dicevamo: solo che qui, molti, vogliono proprio. Perché questi ricercatori hanno esaminato le informative sulla privacy di venticinque marchi famosi automobilistici, sulla base di come raccolgono e utilizzano i dati e le informazioni personali. Ed è emerso che la maggior parte, e cioè l'84% dei marchi tra quelli analizzati, afferma, proprio nella policy privacy, di condividere tutti i nostri dati personali con fornitori vari di servizi e intermediari di dati, e altre aziende, di cui sappiamo pochissimo o nulla!", ha spiegato Calzolari. Dunque: anche le auto potrebbero spiarci, senza che nessuno di noi lo sappia.

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