In seguito alla seconda sentenza della giudice di Catania Iolanda Apostolico, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha confermato le intenzioni del Governo.
La polemica sulla giudice di Catania si infarcisce di una nuova sentenza che fa infuriare il Governo. Questa volta, Iolanda Apostolico non ha convalidato il trattenimento di 4 tunisini nel Centro per il Rimpatrio di Pozzallo, in provincia di Ragusa. Il motivo è simile a quello della sentenza di liberazione di altri migranti tunisini che aveva dato il via all'accesa polemica politica sul ruolo dei magistrati. Sebbene la Tunisia sia ritenuto un paese sicuro dal Decreto Cutro, ciò non può negare la richiesta di protezione internazionale da parte del migrante. Questa è la valutazione del giudice di Catania Iolanda Apostolico, secondo la quale, quindi, non sono presenti i presupposti per il trattenimento dei migranti tunisini nei Centri per il Rimpatrio.
Anche un altro collega di Iolanda Apostolico, nei giorni scorsi, ha emesso sentenze contrarie alle disposizioni governative. Rosario Cupri, infatti, non ha convalidato il fermo di 6 migranti poiché non sussistevano i motivi che giustificano la violazione della libertà personale. Ciò è previsto dal diritto comunitario europeo che ha il primato assoluto sul diritto nazionale dei singoli Stati membri dell'UE. A rendere ancora più accesa la polemica sulla giudice di Catania, ci ha pensato la Lega con la pubblicazione di ben 3 video di Iolanda Apostolico durante una manifestazione in favore dello sbarco della nave Diciotti carica di migranti nel 2018. La presenza della giudice alla manifestazione, secondo la Lega e gli altri partiti di Governo, tradirebbe l'imparzialità e la terzietà che dovrebbero essere propri di un magistrato.
La promessa di Piantedosi sulle nuove sentenze della giudice di Catania
La Lega, quindi, ha chiesto a gran voce l'allontanamento della giudice di Catania che ha emesso la sentenza contraria alle disposizioni del Governo. Iolanda Apostolico, però, non ha nessuna intenzione di dimettersi e ha ricevuto la solidarietà dei suoi colleghi. Il Governo, tuttavia, vuole andare fino in fondo in questa vicenda e provare in tutti i modi possibili a ribaltare le sentenze contrarie alle sue disposizioni. Ciò è emerso dai commenti rilasciati da Matteo Piantedosi ai giornalisti a Cagliari.
Il ministro dell'Interno ha affermato di non conoscere dettagliatamente gli ultimi provvedimenti e si è riservato di esprimere "giudizi sommari". Tuttavia, il capo del Viminale ha promesso che il Governo valuterà e impugnerà i provvedimenti, se lo riterrà necessario. Inoltre, Matteo Piantedosi ha confermato la linea dura del Governo sull'immigrazione. Il ministro dell'Interno ha ribadito che i provvedimenti sono "legittimi e rispettosi della cornice giuridica". Matteo Piantedosi ha anche spiegato che trattenere i migranti per l'identificazione e accelerare le procedure di frontiera è "un tema cardine dell'attuale e futura normativa europea".
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