Marche, ristoratore chiude due locali di sushi di fila: "Impossibile rimanere aperti: ora andrò via dall'Italia"

Marche ristorante sushi

La storia di Mauro Mondadori, ristoratore costretto a chiudere entrambi i ristoranti di sushi che aveva aperto nelle Marche. "È stata una sconfitta. I miei programmi? Vado a Dubai"

Una storia come tante altre, una storia che riflette lo stato del commercio e del mondo della ristorazione in Italia. Settori fiaccati e indeboliti da fattori troppo schiaccianti, che rendono impossibile andare avanti. E quello che è un lavoro, si trasforma in un incubo.
La storia intercettata oggi da Tuttonotizie è quella di Mauro Mondadori, ristoratore delle Marche. Regione in cui ha investito tanto, ma da cui sta, purtroppo, andando via.
Due i ristoranti aperti, il primo a Porto San Giorgio, in provincia di Fermo, il secondo a Civitanova Marche, nella provincia di Macerata. Entrambi, purtroppo, e il secondo dei quali poco dopo l'apertura, sono stati chiusi.

Mauro, che cosa è andato storto?

Quando ho deciso di aprire il primo ristorante a Porto San Giorgio, ero appena rientrato in Italia da un lungo periodo di formazione all'estero. Decisi di investire in Italia, nelle Marche, aprendo Figaro, il mio primo ristorante di sushi. Gli affari andavano bene, nel tempo siamo diventati un brand importante e affermato. Tanto che nell'aprile del 2019, poco prima dello scoppio della pandemia, decido di aprire un secondo ristorante, a Civitanova Marche. Stesso menu, stessa proposta: identico. Andavamo alla grande: la movida c'era, la proposta turistica era in piena espansione. Tutto è cambiato quando è arrivato il Covid.

Le vendite sono calate?

No, al contrario: abbiamo lavorato moltissimo. Il problema è che dalla pandemia in poi sono cambiate le abitudini delle persone, che adesso amano molto di più consumare del cibo da asporto a casa, piuttosto che fuori. Noi siamo stati attivissimi con le consegne, l'app per prenotare il delivery e quant'altro. Il problema è che la mancanza di lavoro in sala porta scompensi economici non indifferenti. È vero che vendi il tuo cibo, ma con l'asporto viene meno il coperto, il vino, il dolce. 

Marche sushi
Mauro Mondadori in uno dei suoi due ristoranti di sushi nelle Marche

Marche, Mauro chiude due locali di sushi di fila: "Tre cose mi hanno rovinato: pandemia, guerra e reddito di cittadinanza"

Con la pandemia, continua Mauro, è iniziata la fine. Ma a peggiorare il tutto è stato l'inizio del conflitto russo-ucraino.

Dicevamo la pandemia: e poi? Dopo cos'è successo?

Dopo è scoppiata la guerra in Ucraina, ed è iniziato il secondo calvario. Per me è stata la fine: prodotti e utenze a carissimo prezzo, costi insostenibili mentre intanto dovevamo portare avanti le regole contro il contagio. Ma la 'mazzata' finale è stato il reddito di cittadinanza.

Non trovava personale?

Zero. Cuochi, camerieri: tutti introvabili. Esattamente un anno fa ho chiuso il ristorante di Porto San Giorgio, ma non per mancanza di incassi. Ho chiuso perché ero sotto organico: mi mancava il 40% dei dipendenti. Ho dovuto chiudere il ristorante, per poter almeno mandare avanti l'altro. Ma purtroppo non è bastato: è andata sempre peggio anche nell'altro locale, fino a quando ho dovuto prendere la dolorosa decisione di chiudere, lo scorso 25 settembre.

Ma quanto pagava i suoi camerieri? Seguiva il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, o, forse non trovava dipendenti perché la paga che offriva era bassa?

Li pagavo 50 euro a servizio, vale a dire mezza giornata. Se sceglievano di fare giornata intera, gli davo 100 euro. Andavo oltre il CCNL, altrimenti non venivano proprio a lavorare. 

Ora cosa farà?

Mi trasferisco all'estero, vado a Dubai. Per me è stata una sconfitta, ma nessuno poteva prevedere che gli ultimi tre anni sarebbero stati così sciagurati.

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