Lo studente e attivista egiziano Patrick Zaki ha chiarito con un lungo post la sua posizione sul conflitto tra Israele e Palestina.
Aveva fatto scalpore nei giorni scorsi un tweet di Patrick Zaki in cui l'attivista egiziano per i diritti umani definiva Benjamin Netanyahu un "serial killer" che cerca di convincere il mondo del rispetto delle convenzioni internazionali per "legalizzare l'uccisione di civili". In un altro messaggio condiviso sui social, Patrick Zaki ha denunciato il ministro della Difesa israeliano che ha definito gli abitanti della Striscia di Gaza "animali umani", interrompendo le forniture di acqua, carburante ed elettricità.
Quando un serial killer cerca di convincere la comunità internazionale che rispetta le convenzioni internazionali, per legalizzare l'uccisione di civili.
dove possono andare!!! https://t.co/ypNC1i83WQ— Patrickzaki (@patrickzaki1) October 7, 2023
Patrick Zaki ha anche fatto un parallelo tra Ucraina e Israele: secondo l'attivista, solo chi non ha coscienza non paragona gli ucraini che resistono all'occupazione russa con i palestinesi che resistono all'occupazione israeliana. Insomma, la posizione dell'attivista egiziano, incarcerato per 2 anni in Egitto e tornato in Italia nel luglio scorso dopo aver ricevuto la grazia dal presidente egiziano Al-Sisi, ha suscitato scalpore. Per questo, Patrick Zaki ha chiarito la sua posizione con un lungo post sui social.
La posizione di Patrick Zaki sul conflitto tra Israele e Palestina
Sin dalle prime righe Patrick Zaki ha messo in chiaro una cosa: l'attivista è a favore della Palestina e non di Hamas. "Difendere i civili palestinesi vi mette in una situazione problematica perché tutti i media internazionali sono pro-Israele e non parlano della grave crisi umanitaria che c'è dall'altra parte", ha spiegato l'attivista per i diritti umani. "La mia priorità sarà sempre la vita dei civili, condannerò sempre qualsiasi violenza contro i civili in tutto il mondo, ma così facendo sarò sempre dalla parte dei deboli e contro il fascismo e l’occupazione". Questo è il motivo per il quale Patrick Zaki condanna fermamente le politiche di Israele.
Secondo Zaki, il popolo palestinese ha il diritto a "riconquistare le proprie abitazioni e terre, le quali nel corso della storia sono state violentemente depredate". La colpa di questa situazione, a detta dell'attivista, è del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, "le cui politiche razziste e di colonizzazione costituiscono la radice dello stato di guerra apparentemente perenne in cui ci troviamo ora". Patrick si è schierato dalla parte del popolo palestinese, distaccandosi, però, "dalle politiche religiose conservatrici ed oscurantiste di Hamas".
Inoltre, Patrick Zaki ha spiegato che per comprendere gli eventi di questi giorni bisogna tenere conto "della lunga storia della questione palestinese e delle sue radici", altrimenti il rischio è di avere "una visione distorta e parziale della realtà". In conclusione, Patrick Zaki ha lanciato un appello all'Unione Europea che dovrebbe "usare i suoi principi sui diritti umani condannando la violenza da ambo i lati" per "fermare questa guerra e salvare vite umane". L'attivista egiziano ha anche espresso una preghiera per gli italiani coinvolti nel conflitto.
Contro la violenza contro qualsiasi civile – Pro Palestina e non Hamas.
Nel conflitto Israele-Palestina nessuno può essere ritenuto come filo-hamas se sostiene la Palestina. Non sono con Hamas ma sembrerebbe che assumere la posizione di difendere i civili palestinesi vi metterà…— Patrickzaki (@patrickzaki1) October 10, 2023
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