Israele, duro scontro a suon di querele tra Parenzo e Orsini: "Ci vediamo in tribunale"

Israele, duro scontro a suon di querele tra Parenzo e Orsini: "Ci vediamo in tribunale"

Il giornalista David Parenzo e il professore Alessandro Orsini si sono minacciati reciprocamente di querela a causa delle posizioni opposte sulla guerra in Israele.

Tra David Parenzo e Alessandro Orsini non scorre buon sangue. Nelle ultime ore, però, tra i due si è scatenato un duro botta e risposta a causa della guerra in Israele. Alessandro Orsini, infatti, ha pubblicato diversi tweet in cui attacca primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e difende il popolo palestinese. In uno di questi, il professore ha accusato Benyamin Netanyahu dello sterminio del popolo palestinese. La posizione del professore Alessandro Orsini risulta molto chiara e la ha ribadita con un altro tweet in cui definisce "occupati" i territori sotto il controllo di Israele. Orsini, poi, ha giustificato il ricorso alla violenza del popolo palestinese che non può "rimuovere il dittatore Netanyahu con il voto democratico". Inoltre, Orsini ha messo Netanyahu e Hamas sullo stesso livello, definendoli entrambi "terroristi".

 

A David Parenzo, giornalista ebreo, non sono andati proprio giù i messaggi di Alessandro Orsini. "Senza parole! Cioè la colpa sarebbe di Netanyahu. E’ questo quello che insegna nei nostri atenei? Perché non parla dell’organizzazione terroristica di Hamas ? Che vergogna. Ci vediamo in tribunale as soon as possible!". Questa è stata la risposta del giornalista. Poi, condividendo un altro tweet del professore Orsini, Parenzo ha commentato con ironia. Il giornalista ha scritto che Orsini risulterebbe più credibile "se corresse nudo, con un naso rosso e un cappello giallo, per l’Avenue Des Champs Elysee urlando: "io sono professore associato di Sociologia del terrorismo in Italia". 

La risposta di Alessandro Orsini a David Parenzo 

Con un leggero ritardo, questa mattina, è arrivata la risposta di Alessandro Orsini. "Vedo che hai ripreso a bersagliarmi", ha esordito il professore, che poi si è ironicamente scusato per il ritardo nel rispondere. Alessandro Orsini, poi, ha scritto che contatterà i suoi avvocati per capire se è possibile inserire le nuove accuse del giornalista nella querela che il professore ha intentato in precedenza. Alessandro Orsini, poi, ha spiegato cosa sta facendo  da un punto di vista lavorativo. "In questo momento, sono nel pieno dell'insegnamento e della mia attività di ricerca, con una monografia accademica di mille pagine in chiusura, 200 studenti in aula e un numero considerevole di laureandi", ha scritto Alessandro Orsini. "Stai tranquillo, se potrò farti altre querele, o arricchire quelle in corso, lo farò senz'altro", ha concluso con ironia Alessandro Orsini. Di sicuro, il botta e risposta sui social tra i due continuerà nei prossimi giorni e, molto probabilmente, ance in aula di tribunale.

LEGGI ANCHE: "Elimineremo la Striscia di Gaza": Jacob Perry, ex numero uno dei servizi segreti di Israele, gela Nicola Porro