Supermercato, "Perché troviamo percorsi obbligati": la verità a cui potreste non aver pensato

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A chi è solito fare la spesa al supermercato, sarà spesso capitato di avere trovato degli ostacoli, per i quali è impossibilitato a raggiungere direttamente la cassa, e obbligato a visitare reparti che non ha intenzione di visitare.

I supermercati possono avere dimensioni diverse: tra le varie modalità di classificazione, c'è, infatti, quella della superficie del supermercato. In generale, questi edifici hanno una superficie che va, in media, dai 200 metri quadrati ai 2.500 metri quadrati e, a seconda della dimensione, possono avere una nomenclatura diversa. La società Nielsen Media Research ha classificato questi punti vendita secondo diverse caratteristiche, tra cui anche la dimensione. Iniziamo dai più piccoli, e cioè dalle superette. Questo tipo di supermercato, chiamato anche minimarket o minimercato, ha una dimensione che va, circa, dai 200 metri quadrati ai 400 metri quadrati, ed è noto per avere, principalmente, prodotti essenziali per la nostra vita, senza una particolare varietà.

Ci sono, poi, i supermercati di prossimità, con una dimensione che arriva agli 800 metri quadrati circa, e i supermercati più grandi, dove è possibile trovare un'enorme varietà di prodotti. Tra i supermercati più grandi citiamo i superstore e gli iperstore, con questi ultimi che hanno un'area che può arrivare fino ai 4.000 metri quadrati.

Supermercato: ecco perché troviamo spesso percorsi obbligati

Nonostante le dimensioni siano differenti, in tutti questi punti vendita si potrebbe notare una caratteristica in comune, e cioè quella dei percorsi obbligati. Vi sarà, sicuramente, capitato, facendo la spesa, di trovare barriere, passaggi sbarrati e altri impedimenti al nostro percorso che, praticamente, ci rendono il percorso verso la cassa praticamente obbligato. Questa caratteristica, come fa notare anche un noto esperto di tutela dei consumatori, potrebbe far innervosire diversi clienti del supermercato. Ma perché succede? Lo ha spiegato proprio il suddetto esperto, e cioè il presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona. Nel suo ultimo video, pubblicato su Instagram, Dona ha spiegato perché, spesso, troviamo percorsi obbligati al supermercato.

Talvolta, aggiungiamo, si trovano anche delle bandelle elastiche. Ma perché il supermercato, praticamente, ci vieta di accorciare il percorso? Ebbene, anche questa è una strategia di marketing: allungando il nostro percorso, e obbligandoci a visitare altri reparti, punta sul fatto che, guardando gli altri prodotti, potrebbe venirci voglia di acquistarli e, quindi, di fare una spesa più sostanziosa. Tutto, spiega Dona, è studiato all'interno del supermercato per farci navigare anche le zone cosiddette 'fredde', e cioè quelle meno frequentate. In questo modo, possiamo essere attirati dai prodotti a cui, forse, non avevamo pensato, ma che ci possono interessare a tal punto da acquistarli. Concludiamo specificando che, essendo il supermercato un luogo privato, è assolutamente legittimo e permesso decidere quale strada far compiere ai clienti.

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