La frase con cui abbiamo scelto di aprire questo articolo è stata scritta proprio da un giovane siciliano, di Catania, appunto, che ha sfogato su Facebook la sua grande amarezza. Quella di un ragazzo volenteroso, pieno di voglia di fare, ma avvilito dalle mille disavventure con il mondo del lavoro, che con lui è stato crudele. Ma non parliamo di cattiva sorte, no. Piuttosto di ingiustizia, e di un mondo del lavoro completamente da rifare.
Catania, ferramenta si rifiuta di 'scendere nei dettagli': "Siete folli, andrò via di qui"
Il giovane (di cui omettiamo il nome in rispetto della privacy) racconta la sua ultima disavventura: un colloquio di lavoro con il titolare di una ferramenta di Catania. Lo stipendio, spiega, sarebbe stato di 900 euro al mese, lavorando dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13, e dalle 15.30 alle 19.30. Escluso il sabato, mezza giornata, dall'orario di apertura, fino alle 13. "Posso anche accettare per un po' e avere magari un po' di soldi per me. Il problema è che avrei fatto un mese di prova e mi avrebbero dato un rimborso spese. Di quanto, però, non si sa: ho insistito nel chiedere, e la risposta del titolare è stata: "Per lei era troppo importante sapere di quanto fosse questo rimborso spese, e da questo ho capito che ha voglia di lavorare'". Questa, dunque, la risposta ricevuta dal datore di lavoro. Il quale, infastidito dalla giustissima insistenza del giovane, ha preferito chiudergli la porta in faccia, e mandarlo via.
"Ma vi date una svegliata? Dovrei venire un mese senza sapere quanto mi dai? Un rimborso spese può essere anche di 200 euro. La gente non viene a lavorare per questo, viene svogliata. Paghi tot, io faccio tot. Non puoi dire che conta voler lavorare, e la paga non importa. Siete folli", conclude il giovane, ormai amareggiatissimo. "Andrò via da Catania".

I commenti degli utenti
"Ma poi perché vuole farti fare un mese di lavoro, pagando solo con un rimborso spese? Non capisco la furbata", commenta il post un utente. "Lo fanno tutti", risponde l'autore del post. "Alcuni manco ti pagano due giorni di prova...mi è successo".
"Ormai escono storie assurde da Nord a Sud. Purtroppo giocano sul bisogno delle persone, ma soprattutto sulle paure", commenta un uomo.
Commenta poi il post una ragazza che vive e lavora all'estero, e che, purtroppo, conferma le previsioni nefaste dell'aspirante lavoratore. La giovane donna scrive: "Dovresti andare via dall'Italia, non solo da Catania. Trovare un lavoro con uno stipendio sopra i 1000 euro è molto difficile, se non hai qualifiche importanti. Purtroppo è così. Aggiungo che qui dove vivo, e cioè in Inghilterra, la prova non pagata è di un'ora. La seconda prova, che dura 3 ore, te la pagano al minimum wage (salario minimo), ma te la pagano".
LEGGI ANCHE >>> Catania, panificio pubblica un annuncio di lavoro inaccettabile: "Cercasi commessa che..."