Israele, sabato di guerra: 5.000 missili sulle città e incursioni armate. Hamas: "Il nemico è debole"

Questa mattina, Hamas ha messo in campo un'imponente operazione militare contro Israele: gli ultimi aggiornamenti.

Quello di oggi sarà uno shabbat particolare per il popolo israeliano. La festa del riposo celebrato ogni sabato dal popolo israeliano, infatti, è stata profanata dai miliziani palestinesi. Hamas, movimento paramilitare palestinese, ha annunciato l'inizio dell'operazione "Alluvione Al-Aqsa". Dalla Striscia di Gaza sono stati lanciati 5.000 missili contro le città israeliane. Contemporaneamente, miliziani palestinesi armati hanno attuato diverse incursioni nei villaggi meridionali di Israele. La situazione, al momento, è molto caotica e le informazioni di cui disponiamo sono frammentate.

Ci sarebbero morti e feriti tra la popolazione civile israeliana. I servizi di soccorso e le autorità locali hanno riportato di almeno 5 morti e una ventina di feriti. Ma prima di ricevere cifre certe, dovremmo aspettare ancora un po'. Le sirene dell'allarme antiaereo sono suonate a Gerusalemme. Mohammed Deif, il capo dell'ala militare di Hamas, ha spiegato che l'operazione militare è una risposta "alla profanazione dei luoghi santi a Gerusalamme". Probabilmente, il riferimento è all'irruzione nella moschea di Al-Aqsa da parte della polizia israeliana nell'aprile di quest'anno. Inoltre, un altro motivo sarebbe la mancata volontà israeliana di liberare i prigionieri palestinesi. Hamas ha fatto appello a tutti i palestinesi di unirsi a quello che è stato definito il "giorno della rivoluzione", affermando che "il nemico è più debole di quanto si pensi".

La risposta di Israele all'operazione militare di Hamas

Le autorità israeliane hanno subito reagito all'inaspettata pioggia di missili e alle incursioni nei territori meridionali da parte di miliziani di Hamas. Il presidente Benyamin Netanyahu e il ministro della difesa Yoav Gallant, in queste ore, incontrerà i vertici militari del paese per organizzarsi. Nel frattempo, le autorità hanno chiesto alla popolazione civile di mettersi al riparo. Il capo della polizia israeliana ha rivelato di "21 episodi in corso nel Sud del Paese". Probabilmente, il riferimento è al numero di incursioni da parte delle milizie palestinesi. Nel frattempo, a Israele è stato dichiarato lo stato di allerta di guerra in attesa di ulteriori decisioni. Sul web, stanno circolando video e immagini che non possono essere confermati. Alcuni, mostrano miliziani palestinesi all'interno del territorio israeliano. In altri si possono ascoltare gli altoparlanti delle moschee che invitano i palestinesi alla rivolta. Stanno circolando anche diversi video con uomini e donne israeliani uccisi dai miliziani.

In questi minuti, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha pubblicato un tweet. Il capo della diplomazia italiani ha ringraziato "il personale diplomatico e l'Unità di Crisi della Farnesina per aver prontamente contattato tutti gli italiani registrati in Israele". Antonio Tajani ha invitato tutti alla prudenza e ha rilasciato il numero dell'Unità di Crisi da contattare per qualsiasi necessità.

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