Al mondo esiste più di una fobia singolare. Una donna ha ammesso di avere paura degli adesivi e di tutte le cose che si possono incollare. In inglese si chiama Pittakionophobia ed esistono poche decine di casi documentati al mondo.
Per parlare di tutte le fobie esistenti, non basterebbero dieci articoli. Queste paure irrazionali spesso portano le persone ad essere terrorizzate per situazioni o oggetti che per le altre persone sono innocui. Di seguito ne elencheremo alcune oggettivamente bizzarre. La prima è l'Anatidaephobia: si tratta della fobia di essere osservati da una papera. Vi potrà sembrare assurdo, ma ci sono persone al mondo che fanno pensieri simili. Passiamo ad una totalmente diversa, che in inglese si chiama hippopotomonstrosesquipedaliophobia: chi ne soffre, ha paura di parole lunghe e complesse; pertanto preferisce vocabili corti e semplici, per non finire in imbarazzo.
C'è anche dell'altro: la pogonophobia è la fobia delle persone con la barba. Oltre a soffrire quando nei paraggi c'è un barbuto, la sola idea di toccare peli facciali le terrorizza. Una che può mettere altrettanto in difficoltà una essere umano in vari ambiti è la geniophobia, in italiano paura di mentire. Anche quando una bugia è innocua, si ha la sensazione di star commettendo qualcosa di terribilmente sbagliato. Oggi porteremo alla vostra attenzione il caso di una donna con una fobbia altrettanto singolare: quella per gli adevisi e in generale gli oggetti che possono essere incollati su una superficie.
La fobia degli adesivi esiste davvero
Anna Smith Higgs, donna inglese di 44 anni, ha ammesso di vivere con la paura degli adesivi. Sembra increbile, ma passa le giornate sperando di non entrare in contatto con uno di questi oggetti. Negli anni, il destino le ha tirato alcuni brutti scherzi: un giorno suo figlio è tornato da scuola ricoperto di adesivi; un'altra sera, a un evento scolastico con i genitori, un insegnante ha provato a regalarle un adesivo. Inutile dire che gli ha urlato di tutto e che l'uomo è rimasto scioccato. Questa condizione si chiama Pittakionophobia. Ma com'è iniziato il tutto? La 44enne ha ammesso che i suoi genitori hanno divorziato quando lei era una bambina.

Dopo quest'evento, si è trasferita in un'altra casa e nella sua stanza erano presenti due armadi, entrambi ricoperti di adesivi. "Volevo rimuoverli. Ho provato di tutto, da acqua e aceto a prodotti chimici, ho trascorso ore e ore a pulirlo. Alcuni non sono mai andati via davvero, nonostante decine di tentativi. Credo sia iniziato tutto da lì". Da allora, ha una vera e propria fobia. Per fare un esempio pratico, oggi va in panico pefino alla vista di un adesivo su una banana e deve evitare di vedere e toccare qualsiasi confezione che ne abbia uno. Per quanto difficile sotto certi aspetti, la sua vita è migliorata nel momento in cui ha scoperto che questa è una fobia esistente (per quanto rarissima) e che altre persone ne soffrono. Oltre ad avere il terrore di oggetti inanimati e innocui, va in difficoltà anche quando ne parla con persone sconosciute, che non si capacitano di questa sua fobia e talvolta pensano che stia mentendo.
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