Mestre, lo sforzo immane dei soccorritori: "Stress test impeccabile"

Mestre-soccorritori
Sono ore di angoscia: l'incidente di ieri sera a Mestre, in Veneto, ha sconvolto l'Italia intera. 
Un incidente di immani proporzioni, terribile per la perdita di vite umane, e per la dinamica con cui si è verificato. Ieri sera, intorno alle 19, un pullman è caduto dal cavalcavia Vempa, a Mestre. A bordo c'erano decine di passeggeri, che sono precipitati nel vuoto per diversi metri. Drammatico lo schianto, avvenuto dopo che il mezzo ha sfondato il guardrail della strada su cui viaggiava. Il più aggiornato bollettino delle vittime parla di 21 persone decedute, mentre 15 sono i sopravvissuti rimasti feriti.
Le forze dell'ordine sono al lavoro in queste ore per chiarire la dinamica del sinistro, e, soprattutto, spiegare le cause di questo incidente. Al momento, l'ipotesi principale è che il conducente del bus, il trevigiano Alberto Rizzotto, potrebbe aver avuto un malore mentre era al volante. Dalle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza della zona, si vede come il bus sia fuoriuscito dalla carreggiata sul cavalcavia della Vempa, andando a sfondare il guardrail e precipitando, infine, nel vuoto vicino ai binari della stazione.

Mestre, la macchina dei soccorsi

Nella serata di ieri, è stato allestito presso l’Ospedale dell’Angelo un servizio di accoglienza e una sala dedicata ai parenti delle vittime dell'incidente di Mestre. Intanto, per i primissimi soccorsi, c'è stata una intensa sinergia tra uomini e donne, della sanità, dei Vigili del Fuoco, della Protezione civile, delle Forze dell’Ordine. A tutti loro, è andato il grazie della Regione Veneto: il presidente Luca Zaia, in un lungo post condiviso sui suoi profili, ha indirizzato loro una dedica per il lavoro svolto, con coraggio e abnegazione.
"Molte vite sono purtroppo state perdute, ma quelle che si sono salvate lo devono a soccorsi veloci, efficienti", scrive Zaia.
Il lavoro è stato enorme: in pochi minuti sono stati messi in campo oltre 40 mezzi del Suem118, oltre a un elicottero di Treviso. Una rete per salvare quante più vite umane si è attivata: sinergia tra diversi ospedali della Regione, che hanno accolto tempestivamente i feriti. a cominciare dai Pronto Soccorso di Mestre, Padova, Treviso, Dolo e Mirano, "dove è stato subito richiamato in servizio il personale necessario di rinforzo con decine di medici e infermieri tornati".
Mestre incidente
Fonte: Facebook_Luigi Brugnaro sindaco

Ora è il momento delle lacrime: piangere quelle 21 vite spezzate, tra le quali anche due minorenni e un neonato.

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