Il terremoto a Napoli diventa il trend del momento. Michele Napolitano è un tiktoker campano che nel corso del tempo ha realizzato varie clip amatoriali, in cui cerca di donare un sorriso a chi lo guarda. Ultimamente, però, il suo profilo è invaso da video allarmanti riguardanti il fenomeno del terremoto. Questa calamità sta attanagliando i cittadini napoletani, i suoi compaesani. Per questa ragione, ha iniziato a sviluppare un nuovo format: dal suo profilo di TikTok è possibile ricevere aggiornamenti in tempo reale sulla situazione in Campania. Certo, non si tratta di un esperto, né di un vulcanologo, quindi ciò che riferisce va preso sempre con le pinze. Ma, c'è un ma. Il ragazzo, infatti, ha dimostrato come sia semplice accedere all'area della Solfatara, nonostante il periodo di forti scosse, una dopo l'altra.
Solfatara: cosa ha fatto Michele Napolitano
Con oltre 731mila visualizzazioni, il video in questione ha fatto immediatamente il giro del web. Il profilo di Michele conta oltre 230mila followers e il giovane pubblica le clip in maniera quotidiana. Uno dei suoi ultimi video ha catturato l'attenzione del grande pubblico, che l'ha ripreso e condiviso su tutte le piattaforme.
@michelenapolitanoreal
Napolitano sposta con facilità una semplice transenna e accede senza problemi all'area della Solfatara. Il tiktoker non incontra alcun membro della sicurezza, né le forze dell'ordine, totalmente assenti in quell'area al momento della registrazione. Michele Napolitano, durante il tragitto, ha mostrato inconsapevolmente la presenza di un campetto da calcio, che è stato oggetto di dubbi da parte dei suoi followers: "Che ci fa un campo di calcio lì? E se cade la palla fuori?", ha scritto un utente.
In molti hanno accusato Napolitano di essere alla ricerca solo della fama e delle visualizzazioni su TikTok, ma il ragazzo non risponde alle critiche, offrendo il suo profilo per aggiornamenti sulla evoluzione della situazione nella sua città.
Terremoto Napoli: cosa sta succedendo
Cresce la preoccupazione per il rischio di un’eruzione su un’estesa area vulcanica vicino a Napoli dopo che la zona è stata colpita dal più forte terremoto degli ultimi 40 anni.
L'attività sismica sui Campi Flegrei, una costellazione di antichi crateri vulcanici, si è intensificata nell'ultimo anno e soprattutto negli ultimi mesi, con più di 80 eventi verificatisi la scorsa settimana, il più grande dei quali è stato un terremoto di magnitudo 4,2.
"Considerando che l'attività sismica è aumentata solo negli ultimi mesi, per il momento non vediamo una fine", ha detto a TGCom24 Carlo Doglioni, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV).
Secondo Doglioni, lo scenario migliore sarebbe che l'attività finisse, come avvenne dopo un lungo periodo di disordini nei primi anni '80, mentre il peggiore sarebbe un'eruzione simile a quella del 1538, che creò una serie di piccole colline e crateri.
"Stiamo monitorando la situazione ma non sappiamo come evolverà", ha detto. “In caso di eruzione, non sappiamo quando o dove potrebbe accadere. Per quanto piccolo, causerebbe disordini sociali”.
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