Campi Flegrei, l'enorme potenziale energetico mai sfruttato di cui nessuno parla

Campi Flegrei, l'enorme potenziale energetico mai sfruttato di cui nessuno parla

In queste settimane, nei Campi flegrei si sono registrate diverse scosse di terremoto, ma, questa zona, ha anche un incredibile potenziale energetico.

Oggi, tutti parlano del piano di evacuazione dei Campi Flegrei. Il piano per il rischio vulcanico esiste già da anni. La Protezione civile, invece, sta portando a termine un altro piano per il bradisismo: il lento abbassamento e sollevamento della terra da cui è interessata la zona. La preoccupazione riguardo a quest'area sismicamente attiva del napoletano è cresciuta in seguito alle ricorrenti scosse di terremoto delle ultime settimane. In particolare, i Campi Flegrei, 3 giorni fa, sono stati colpiti dalla scossa più potente degli ultimi 40 anni. Il terremoto di magnitudo 4,2 ha fatto tremare la terra alle 3:35 di notte e si inserisce all'interno di uno sciame sismico caratterizzato da 60 scosse di intensità inferiore.

La terra ai Campi Flegrei sta tremando sempre più frequentemente. Dopo una breve pausa, due nuove scosse di lieve intensità hanno colpito la zona ieri. In un mese, si sono registrate 1.200 scosse per una media di 40 fenomeni sismici ogni giorno. Il motivo di quest'intensa attività sismica è da ricercare proprio nel bradisismo: dal 2005 al giugno 2022 la terra dei Campi Flegrei si è sollevata di ben 97 centimetri. In queste settimane, l'innalzamento è ripreso, ma, secondo i vulcanologi, la situazione è stabile e sotto controllo, anche se non possono essere escluse situazioni di pericolo. 

Il potenziale energetico dei Campi Flegrei

I Campi Flegrei, come tutte le aree sismicamente attive del nostro Paese, oltre a rappresentare una minaccia per la sicurezza dei cittadini, sono anche una fonte di inestimabile ricchezza. A maggior ragione, in un epoca in cui la transizione verso fonti di energia alternative diventa sempre più necessaria. La grande attenzione riservata a quest'area, quindi, può essere l'occasione adatta non solo per aumentare le misure di sicurezza, ma anche per avviare una discussione seria e costruttiva su come utilizzare le potenzialità energetiche dei Campi Flegrei.

La crescente attività sismica dell'area, infatti, secondo alcuni studi, è accompagnata da un aumento della temperatura e della pressione dei gas emessi dalle fumarole. Il prosieguo della ricerca potrebbe chiarire le potenzialità di un eventuale sfruttamento delle risorse geotermiche dell'area dei Campi Flegrei. Dopotutto, come ha affermato lo stesso Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nel 2019, il potenziale geotermico italiano è sottoimpiegato. In parole povere, potrebbe essere fatto molto di più per sfruttare al meglio le risorse geotermiche di cui l'Italia è colma. Per esempio, l'Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno, nel 2015, proponeva un interessante progetto: riscaldare e raffrescare tutti gli edifici dell’intera città di Napoli tramite il calore geotermico. In questo modo, oltre ad aiutare l'ambiente, si potrebbero anche generare migliaia di posti di lavoro. Forse, è arrivato il momento di prendere seriamente in considerazione questo genere di progetti innovativi, ecosostenibili e all'avanguardia.

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