Se parcheggi male a Roma, non la fai franca facilmente: lo sa bene questo automobilista che, a causa di una sosta sbagliata, ha ricevuto in cambio un messaggio di ripicca
Il parcheggio selvaggio non è 'solo' un gesto frettoloso, fatto senza pensarci tanto su, visto che, in fondo, "non faccio male a nessuno". Ma è una sorta di autoconvinzione che le proprie azioni non siano di intralcio a nessuno, non influenzino il normale svolgimento della vita cittadina. Una specie di ottimismo misto a egoismo: questa la miscela tossica che ispira l'automobilista autore dei più fantasiosi parcheggi che vediamo in giro per l'Italia. La bella Penisola italiana, senza voler incorrere in grossolane e semplicistiche esagerazioni, potrebbe candidarsi al podio se esistesse una classifica di Paesi che parcheggiano peggio. I motivi sono tanti, e vanno dall'eccessivo numero di ciclomotori presenti sulle nostre strade (ogni famiglia possiede in media due auto) a una mentalità che non pensa, esattamente, al bene pubblico. Piuttosto al proprio.
Senza voler giustificare il 'parcheggiatore selvaggio', vero è, anche, che in città come Roma, ma anche Napoli, parcheggiare, molto spesso, è un'esperienza vicina a quella che Dante provò nell'entrare in uno dei gironi dell'inferno. Automobili ovunque, rabbia, la frustrazione del traffico, scontri verbali, liti e, talvolta, addirittura risse perché "l'ho visto prima io". Il tutto esacerbato dalla fretta, la bussola che governa la vita in città. Pochi parcheggi a disposizione per un numero spropositato di automobili, che non si sa dove lasciarle. E che, quindi, per disperazione, le si lascia in posti improbabili: stalli riservati a disabili, alla fermata dei bus, allo scarico della merce. Passi carrabili ignorati, parcheggi su marciapiedi, piazzole, aiuole.
A muovere ogni cosa è la disperazione. Ci perdonerete questa piccola, leggera introduzione, qui messa nel tentativo di spiegarci, così da comprendere, il meccanismo che c'è dietro a un parcheggio sbagliato. E anche quello che c'è dietro la vendetta di chi lo subisce.
Roma, parcheggia male la sua auto e qualcuno si vendica lasciandogli questo bigliettino
"Rieccolo qui, un altro dei maleducati ignoranti che sostano dentro". Poche parole, zero virgole, un concetto lasciato, in realtà, un po' in sospeso. Solo un rimprovero, con un per niente velato insulto, all'automobilista birichino. Questo il messaggio impresso su carta, scritto con uno spesso pennarello nero, attaccato, con tanto di scotch marrone da imballaggio, sul parabrezza di un'automobile. Lasciata, com'è evidente, dove non doveva essere lasciata. Forse all'interno di un parco privato, a giudicare da quel 'dentro'.

Accade a Roma, e la segnalazione arriva da cartelliedintorni, pagina Instagram che raccoglie un po' tutti i parcheggi più sbagliati che vengono segnalati in Italia.
Uno dei tanti casi intercettati dagli utenti, e molti arrivano, in effetti, dalla bella Roma.
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