Dipendenza da smartphone? Italia fra le prime al mondo

Secondo un'analisi effettuata da World of Statistics l'Italia è fra i primi 20 paesi al mondo per dipendenza da smartphone. Il nostro paese occupa l'undicesimo posto di questa particolare classifica ed è la prima nazione europea per attaccamento patologico al cellulare. Al primo posto c'è la China mentre in seconda posizione c'è l'Arabia Saudita. Terzo posto per la Malaysia mentre per trovare un altro paese europeo bisogna scendere in sedicesima posizione, occupata dalla Gran Bretagna.

La dipendenza patologia dallo smartphone è scientificamente denominata Nomofobia ed è il timore ossessivo di non essere raggiungibili al cellulare. Essa colpisce prevalentemente i giovani in età compresa fra i 18 e i 25 anni con bassa autostima e problemi relazionali.

Lo smartphone ossessione degli italiani

Tutti coloro che vengono colpiti dalla Nomofobia possono sperimentare situazioni veramente spiacevoli. La sintomatologia osservata può arrivare a presentare attacchi di panico, tremore fino ad arrivare in casi gravi ad attacchi di tachicardia in caso di assegna di segnale per rete mobile o telefonino non funzionante. Per gli esperti il fenomeno della dipendenza da smartphone è causato in larga parte dai social network. Il costante coinvolgimento e la reputazione sociale ormai sempre più derivante dall'immagine data sui social comporta reazioni spiacevoli in caso essa non venga messa in discussione. Oltre a fattori legati all'approvazione sociale ve ne sono altri legati alla reale capacità ipnotica di questi apparecchi.

L'esempio più lampante è sicuramente TikTok. Scorrendo i video sulla piattaforma cinese si può rimanere letteralmente ipnotizzati e molti ragazzi adolescenti si ritrovano a passare ore sul cellulare senza rendersene nemmeno conto. Uscire da questo tunnel è poi molto complicato. Se la scuola, con le sue 5-6 ore di didattica riesce a distogliere le giovani generazioni dagli smartphone questo comportamento scorretto riprende appena varcate le mura scolastiche. Scrollare i video su TikTok è soprattutto un'abitudine che i ragazzi hanno una volta usciti da scuola, come sui mezzi pubblici oppure una volt arrivati a casa.

Cosa guardano gli utenti

I contenuti in cui ci si può imbattere sui social network è quantomai variegato e diversificato. Su TikTok, Instagram o Facebook si può trovare qualsiasi tipologia di video, dalle ricette pazze ai tutorial sugli esercizi da fare in palestra. Questi video non è che insegnino qualcosa ma nei confronti dell'utente generano un magnetismo che risulta difficile da staccare. Il pericolo infatti è rimanere ore imbambolati davanti al cellulare a fissare i contenuti video e di perdere tempo prezioso nell'arco della propria giornata. Insomma, la dipendenza da smartphone è un fenomeno piuttosto diffuso e preoccupante che dalle giovane generazioni sta iniziando ad allargarsi a macchia d'olio anche alle altre.

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