Supermercato, occhio a questi simboli sui prodotti: "Come veniamo ingannati", l'esperto spiega

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Supermercato, attenzione a determinate scritte, simboli e loghi che troviamo stampati sulle confezioni dei prodotti

Siamo sicuri di sapere, mentre ci aggiriamo tra gli scaffali del supermercato, se i prodotti che acquistiamo sono davvero ecosostenibili? Questo aggettivo che è entrato di prepotenza a far parte del nostro vocabolario, e che tante aziende (e noi stessi) utilizzano in maniera impropria. A spiegarlo bene oggi è Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Consumatori. Ospitato questa mattina a Mattino Cinque, trasmissione Mediaset della fascia mattutina, ha fatto chiarezza sui tanti piccoli loghi e simboli che troviamo stampati sulle confezioni dei prodotti. E che spesso ci traggono in inganno.

Supermercato, occhio alle etichette: non sempre sono attendibili

Seguiamo quanto andato in diretta a Mattino Cinque. A lanciare l'allarme è stata per prima SIMA, la Società Italiana di Medicina Ambientale. Secondo uno studio, oltre il 53% delle etichette sui prodotti al supermercato sarebbe fuorviante.
Esempio: l'etichetta 'pesca sostenibile' su una confezione di tonno, porta a pensare il consumatore che il pesce sia stato pescato in modo accettabile per l'equilibrio ambientale. Ma da solo, argomenta il giornalista di Mattino Cinque, Marcello Piazzano, questo "non basta a certificare la tracciabilità del pesce". O ancora il pollo detto 'bio': il consumatore non ha gli strumenti per verificare che quel pollo sia, effettivamente, biologico. "Sarebbe necessario che un ente terzo super partes ne certificasse la reale adesione disciplinare di settore, come l'allevamento all'aperto e non intensivo".

Ancora, un altro esempio è la dicitura 'detersivo naturale': "Sottoscrivere un impegno alla sostenibilità non significa essere sostenibili, e anche qui un logo non è sufficiente a dimostrare che il prodotto sia sostenibile", continua il servizio di Mattino Cinque. Idem per la scritta 'piatti compostabili': 'compostabile' non è sinonimo di biodegradabile. Tuttavia, ùal consumatore queste parole sulle confezioni al supermercato fanno pensare che il prodotto faccia bene all'ambiente, e quindi è più incoraggiato ad di acquistarle.

Cosa ha detto Dona

"Oltre l'80% dei consumatori stanno attenti a questi claims, come vengono chiamati, cioè, questi simboli che troviamo sulle confezioni dei prodotti. Ma alcuni di essi sono soltanto delle aggiunte grafiche, come foglioline e immagini che ci evocano l'ecologico. Altre sono solo autodichiarazioni volontarie delle imprese. Loghini volontari, di fantasia, diciamo, non certificati", spiega il Presidente Unione Consumatori, Massimiliano Dona.
"In Europa ce ne sono 230, secondo una stima. C'è chi etichetta il tonno, chi il detersivo, chi cosmetici. Ma il consumatore non sa cosa c'è dietro queste immagini. L'Unione Europea è intervenuta con una proposta di direttiva per mettere ordine, perché, altrimenti, il consumatore che crede di fare qualcosa di utile per il Pianeta, rischia solo di essere ingannato", spiega Dona.

"Siamo in attesa di questa direttiva: quando entrerà in vigore, sarà vietato ogni uso di loghi, se non comprovati", conclude.

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