Nagorno-Karabakh, nell'indifferenza generale continua l'esodo degli armeni: 28.000 persone sono già scappate dalla regione

Nagorno-Karabakh, nell'indifferenza generale continua l'esodo degli armeni: 28.000 persone sono già scappate dalla regione

In Nagorno-Karabakh, in seguito agli ultimi sviluppi, è in corso l'esodo degli armeni in fuga dall'esercito azero. 

In Nagorno-Karabakh è in atto una seria crisi umanitaria. Tantissime persone, tra i 120.000 armeni etnici che popolano questa regione del Caucaso del Sud appartenente all'Azerbaigian, si sono rifugiate in Armenia. Hanno abbandonato la casa e tutti i provi aver per scappare dall'esercito azero che, con la forza, ha ripreso il controllo della regione. L'Azerbaigian, infatti, nella scorsa settimana, in seguito ad "attività antiterroristiche locali" ha costretto le autorità e l'esercito dell'autoproclamata Repubblica del Nagorno-Karabakh a gettare le armi.

Probabilmente, questo è stato il capitolo conclusivo del pluriennale conflitto tra l'Azerbaigian e la popolazione armena del Nagorno-Karabakh. Durante l'ultima guerra di 44 giorni del 2020, l'Azerbaigian aveva già riconquistato buona parte del territorio del Nagorno-Karabakh sotto il controllo dei separatisti dal 1992. Ora, con una offensiva lampo durata praticamente 24 ore, l'esercito azero, sfruttando la superiorità militare, ha messo in ginocchio gli armeni del Nagorno-Karabakh. Mentre sono in corso le trattative tra le autorità azere e quelle separatiste per il reintegro della regione nell'Azerbaigian, è iniziato un vero e proprio esodo di armeni verso l'Armenia.

L'esodo degli armeni del Nagorno-Karabakh in fuga dall'Azerbaigian

Come abbiamo detto, nel Nagorno-Karabakh vivono circa 120.000 armeni etnici. In seguito alla resa dei separatisti, migliaia di armeni hanno deciso di lasciare le proprie case per scappare dalle truppe azere. La paura, infatti, è che le autorità azere applichino ritorsioni nei confronti degli armeni che per anni hanno vissuto in maniera indipendente. In seguito alla resa, migliaia di civili hanno trovato riparo nelle basi della forza di interposizione russa che avrebbe dovuto garantire il cessate il fuoco. Secondo gli ultimi dati, fino a ieri mattina, 28.120 persone si sono rifugiate dal Nagorno-Karabakh in Armenia.

Il timore è che questa cifra possa aumentare che il Nagorno-Karabakh si spopoli completamente della popolazione armena. Una vera e propria pulizia etnica messa in atto dall'Azerbaigian nell'indifferenza della comunità internazionale. La condanna alle azioni illegali di Baku, che violano l'accordo di cessate il fuoco del 2020, è stata infatti solamente una formalità. Nessun paese nè organizzazione internazionale ha intrapreso azioni per fermare l'esodo degli armeni dal Nagorno-Karabakh. Le code di automobili lungo le strade montuose della regione in direzione dell'Armenia sono chilometriche. Un esodo condito anche da episodi tragici, come l'esplosione di una cisterna di carburante che ha ucciso 68 fuggiaschi. Altri 105 armeni risultano dispersi. L'unica azione all'orizzonte sembrerebbe essere l'invio in Azerbaigian di una missione di monitoraggio internazionale, i cui compiti, al momento, non sembrano essere chiari.

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