sabato, Settembre 23, 2023
HomeCronaca e PoliticaNagorno-Karabakh, l'Azerbaigian lancia un'offensiva militare: pioggia di droni e missili sulle città

Nagorno-Karabakh, l'Azerbaigian lancia un'offensiva militare: pioggia di droni e missili sulle città

Questa mattina, l'esercito azero ha lanciato un'offensiva in diverse zone del Nagorno-Karabakh nell'ambito di un'operazione "anti-terroristica". 

Un'ulteriore escalation nella regione del Nagorno-Karabakh era nell'aria. Nelle scorse settimane, erano stati registrati movimenti di truppe e mezzi militari azeri nella regione montuosa del Caucaso a maggioranza armena. La regione si era autoproclamata indipendente dall'Azerbaigian dopo la caduta dell'Unione Sovietica, ma, in seguito alla guerra del 2020, l'esercito azero ha riconquistato buona parte del territorio. La situazione nella parte di Nagorno-Karabakh ancora sotto il controllo degli armeni è peggiorata negli ultimi mesi quando l'Azerbaigian ha bloccato il corridoio di Lachin, l'unica strada che collega la regione all'Armenia, dando il via a una crisi umanitaria. In seguito al blocco, i camion con gli aiuti umanitari e i rifornimenti di cibo non possono più raggiungere i centri abitati del Nagorgno-Karabakh.

L'offensiva azera in Nagorno-Karabakh

Questa mattina, l'esercito azero ha iniziato quella che ha definito un'operazione "anti-terroristica". I cittadini armeni che non vogliono vivere sotto l'autorità di Baku, infatti, secondo la retorica azera, sono terroristi che devono essere riportati all'ordine. La situazione è ancora poco chiara, ma sul web stanno iniziando a girare i video degli attacchi azeri con missili e droni sulle postazioni armene. In un video, si può vedere chiaramente un missile azero che colpisce e distrugge un sistema di difesa antiaereo armeno a Khankendi.

A Stepanakert, la città principale del Nagorno-Karabakh, le autorità hanno attivato le sirene antiaeree e dei cittadini hanno ripreso una colonna di fumo alzarsi da una montagna a ridosso del centro urbano. I cittadini hanno visto diversi droni volare sulla città. La popolazione civile si è rifugiata nei sottoscala e in città è stata interrotta la rete mobile.

In un comunicato, il Ministero della difesa azero ha affermato che questa offensiva è una risposta ai "sistematici bombardamenti delle posizioni dell'esercito azero da parte dell'esercito armeno con armi di vario calibro". Vari attacchi, definiti "terroristici" dalle autorità azere, avrebbero spinto l'esercito di Baku a lanciare "attività locali anti-terroristiche per neutralizzare le infrastrutture militari armene e assicurare il loro ripiegamento dal territorio azero". "Armi ad alta precisione" starebbero neutralizzando le posizioni dell'esercito armeno in diverse zone del Nagorno-Karabakh. Le autorità azere hanno anche precisato che "le infrastrutture civili e la popolazione civile non sono state prese di mira" e che "il contingente di peacekeeping russo è stato informato".

Il Ministero della difesa armeno, dal canto suo, si è limitato a comunicare che la situazione sul confine tra Armenia e Azerbaigian è stabile. Al momento, non si registrano vittime o feriti tra i militari e la popolazione civile. La situazione si sta evolvendo molto rapidamente e seguiranno aggiornamenti.

LEGGI ANCHE: L'appello di Kim Kardashian a Joe Biden: "Ferma un altro genocidio armeno"