Una turista italiana in Albania ha denunciato una situazione al limite dell'inverosimile: la signora avrebbe pagato 180 euro per una bottiglina d'acqua.
Nonostante l'estate stia finendo, le polemiche riguardo l'Albania continuano. Il paese balcanico è stato uno dei temi più discussi dell'estate. Il motivo di tale interesse è legato al boom turistico. Tantissimi turisti italiani, quest'anno, infatti, hanno deciso di trascorrere le vacanze estive in Albania. Anche la premier Giorgia Meloni, a Ferragosto, ha fatto tappa nel paese balcanico per un incontro informale con l'omologo albanese Edi Rama. A differenza della premier, i turisti italiani hanno optato per l'Albania alla ricerca di una vacanza all'insegna del risparmio.
In media, infatti, il paese balcanico è più economico rispetto a tante località turistiche italiane che, quest'anno, sono state colpite da un caro prezzi che ha spinto molti turisti a cambiare destinazione per le vacanze estive. Il caro prezzi, però, ha colpito anche l'Albania. Come ha testimoniato un turista che abitualmente va in vacanza in Albania, rispetto al 2020 i prezzi sono aumentati. Tuttavia, ancora oggi, nelle località meno turistiche del paese è possibile risparmiare parecchio. Nelle zone maggiormente colpite dal turismo di massa, invece, le probabilità di cadere in qualche trappola per turisti sono diventate più alte.
In generale, comunque, i turisti italiani che hanno visitato l'Albania possono essere divisi in due categorie più o meno uguali. Alcuni, infatti, sono rimasti estremamente soddisfatti della vacanza nel paese balcanico. Prezzi bassi, mare cristallino e cibo buono sono i principali vantaggi che spingono questi turisti a tornare in Albania. Altri vacanzieri, invece, non metteranno mai più piede in Albania. Secondo questi turisti, in generale, i prezzi sono troppo alti rispetto ai servizi offerti e le condizioni igienico-sanitarie sono precarie.
Ecco perché una turista italiana ha pagato 180 per una bottiglina d'acqua
Quella che vi stiamo per raccontare non è una trappola per turisti. Ma, una vera e propria fregatura. Dopotutto, pagare 180 euro per una bottiglina d'acqua in Albania è assurdo. Così come lo sarebbe in qualsiasi altro paese del mondo. Il fatto denunciato dalla turista italiana è avvenuto in un bistrot dell'aeroporto di Tirana. La turista ha acquistato una bottiglina d'acqua e ha pagato con carta. Dopo poco, si è accorta che dalla carta mancavano 180 euro. La bottiglina d'acqua, però, costava circa 1,80 euro. Tornata al bistrot per chiedere spiegazioni, il cameriere si è giustificato dicendo che tra l'1 e l'8 c'era una virgola. Cosa che, però, non si è rivelata essere vera. Quindi, sembrerebbe che il cameriere abbia voluto fregare la turista per intascarsi 180 euro. La turista, nel frattempo, sta cercando aiuto nei gruppi su Facebook per entrare in contatto con i titolari del locale e chiarire la situazione. In questi casi, pagare in contanti potrebbe essere una valida alternativa.

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