La benzina italiana è fra le più costose del mondo. Lo conferma un report dell'agenzia di raccolta dati World of Statistics che ha stilato la lista dei prezzi medi del carburante nel mondo dal più alto al più basso.
Nel dettaglio la benzina italiana ha un prezzo medio di 2.21 dollari al litro. Il prezzo italiano è il sesto più alto del mondo dietro nazioni come Olanda, Danimarca e Islanda. Nella top 10 ci sono anche paesi asiatici come Hong Kong e Singapore e alcuni del quali risentono dell'oscillazione del prezzo dovuto alla situazione politica.
Benzina italiana: è fra le più care
Il caro benzina è una problematica che da tempo affligge il nostro paese. In seguito allo scoppio della guerra fra Ucraina e Russia il carburante italiano ha subito dei rincari vertiginosi che hanno messo in ginocchio migliaia di famiglie. Per strada si registrano picchi di costi che vanno oltre i 2.50 euro a litro con prezzi particolarmente maggiorati su percorsi a lunga percorrenza come autostrade e strade statali. Fattori che hanno contribuito scalare le classifiche di costi per litro e hanno condotto l'Italia al sesto posto di questa particolare classifica. Al primo posto della classifica c'è Hong Kong con un prezzo medio a litro di 3.06 dollari. La benzina più economica del mondo si trova in Kuwait, uno dei maggiori paesi produttori, che la vende a 0.28 dollari a litro.
Gasoline price (liter):
🇭🇰 Hong Kong: $3.06
🇸🇬 Singapore: $2.86
🇮🇸 Iceland: $2.39
🇳🇱 Netherlands: $2.34
🇩🇰 Denmark: $2.33
🇮🇹 Italy: $2.21
🇳🇴 Norway: $2.16
🇬🇷 Greece: $2.15
🇫🇷 France: $2.15
🇧🇪 Belgium: $2.12
🇨🇭 Switzerland: $2.12
🇫🇮 Finland: $2.10
🇩🇪 Germany: $2.10
🇦🇹 Austria:…— World of Statistics (@stats_feed) September 12, 2023
Gli interventi del governo
Già durante l'esecutivo guidato da Mario Draghi il governo italiano aveva adottato delle manovre per il contenimento dell'inflazione sul prezzo della benzina. La manovra adottata fu il taglio delle accise di 30 centesimi in modo lineare ma anche temporaneo. Nel senso che l'abbassamento del prezzo della benzina coinvolgeva tutte le fasce di reddito dalla più alta alla più bassa. Ma con l'avvicendarsi a Palazzo Chigi fra Draghi e l'attuale premier Giorgia Meloni il governo decise di non privarsi più del gettito fiscale fornito dalle accise sui carburanti. Ma i costi adesso sono divenuti nuovamente insostenibili e urge un intervento a sostegno dei soggetti in difficoltà economica.
Il bonus benzina
Il governo meloni sarebbe pronto lanciare una misura atta a neutralizzare l'aumento dei costi del carburante. Qualcosa verrà fatto e anche in fretta. Più passano i giorni e più il prezzo della benzina continua a salire. Secondo le ultime indiscrezioni prende quota l'idea di un bonus destinato solamente alle famiglie meno abbienti. Non si tratterà dunque di un taglio lineare come quello varato da Draghi ma ci sarà da aspettare. Il provvedimento dei costi del carburante verrà inserito nella manovra da varare a fine anno. "Non sarà un taglio generale", trapela da Palazzo Chigi e il motivo è presto detto. Un abbassamento generalizzato delle tasse sarebbe troppo oneroso per le casse del governo, che diverse settimane ha annunciato l'arrivo di un periodo di austerità.
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