Esiste una normativa precisa, la quale impone che le etichette dei prodotti venduti al banco del pesce, sia in pescheria che nei supermercati, siano precise e corrette, e che contengano determinate informazioni. Ma come si possono leggere? Ecco cosa spiega un noto esperto di tutela dei consumatori.
I pesci che vivono nei mari, nei fiumi e negli oceani sono tantissimi. Considerando che circa il 70% della superficie terrestre è coperta da acqua, si può capire quante specie di animali acquatici esistano. E, allo stesso modo, si può capire anche quanti pesci ci siano al mondo. È impossibile contarli tutti, ma, secondo quanto spiega la nota rivista scientifica Focus, ci potrebbero essere da 1,4 milioni a 1,6 milioni di specie di pesci al mondo. Questo, anche se gli scienziati ne conoscono 'solo' 270.000. Molte di queste specie contengono almeno più di centomila esemplari, e altre molte di più, fino anche ai milioni. Pertanto, facendo una stima, si potrebbe arrivare e superare i bilioni, e cioè le migliaia di miliardi.
Alcune di queste specie di pesci sono commestibili, e vengono vendute e consumate da milioni e milioni di persone in tutto il mondo. Tra le specie più note, di quelle che vengono consumate, c'è il tonno, il pesce spada, il salmone, la sogliola, lo sgombro, la spigola, e tante altre. Il pesce viene venduto sia nei supermercati che in pescheria, e può avere prezzi diversi.
Supermercati: come leggere le etichette del pesce
Il prezzo dipende dalla specie del pesce venduta, e quindi dalla sua rarità e della difficoltà nel pescarla, ma anche da tante altre caratteristiche. Caratteristiche che, secondo la normativa italiana, devono essere rese note e devono essere chiare al consumatore. Pertanto, le etichette al banco del pesce, per ogni prodotto, devono contenere delle informazioni precise. Massimiliano Dona, noto esperto di tutela dei consumatori e presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, ha parlato di questo argomento in un recente video pubblicato sulla sua pagina Instagram.
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Secondo quanto spiegato da Dona, oltre al tipo del pesce e al prezzo indicato, si deve trovare anche il nome scientifico del pesce, proprio per aiutare il consumatore a scegliere e a evitare gli inganni. Inoltre, la normativa italiana prevede che siano indicati anche il metodo di produzione, cioè l'allevamento o la pesca, la provenienza, e cioè sia la regione o il Paese, che il mare dove questo è stato pescato. In aggiunta, si specifica anche il metodo di pesca, così come se il prodotto è congelato o è fresco. Infine, vengono indicati i possibili allergeni, e anche altre caratteristiche.
Il trucco per scegliere il pesce è, dunque, saper leggere bene l'etichetta, facendo una breve ricerca sul nome scientifico del prodotto venduto. In modo tale, insomma, da capire di cosa si tratta veramente. La ricerca deve essere fatta anche sul tipo di produzione e sulla qualità del pesce pescato in una determinata regione o in un determinato Paese. Questo può, infatti, aiutare a valutare autonomamente anche se il rapporto qualità/prezzo è giusto o meno. Si perde un minuto in più, certo, ma conviene al consumatore!
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