La crisi del lavoro in Italia procede a ritmo spedito, e sembra che niente possa fermare una serie di meccanismi che stanno creando una montagna di danni. Sono centinaia i giovani scoraggiati e disorientati, che non sono in possesso di determinati fattori che consentano loro di proseguire sulla strada della ricerca del lavoro perfetto. Chi ha disponibilità economica o una famiglia facoltosa alle spalle, possiede sicuramente tanti vantaggi in più rispetto a chi, invece, deve lavorare per potersi permettere un affitto o semplicemente per quel corso di formazione troppo costoso. E se i primi possono aspettare, studiare, formarsi in attesa che arrivi il contratto lavorativo a cui aspiravano, i secondi non possono permettersi di stare con le mani in mano. E, là fuori, il mondo del lavoro sa essere davvero crudele.
"Sono una stagista, quanto mi pagano per lavorare senza nemmeno i festivi: mi sto scoraggiando...": la triste denuncia
Una nuova segnalazione dal mondo del lavoro: una giovane aspirante lavoratrice racconta la sua recente esperienza. Fra tagli e rinunce, lo stipendio che le hanno offerto non vale lo sforzo profuso. "Mi sento avvilita..."
Tuttonotizie racconta da mesi le svariate situazioni in cui si trova chi, oggi, cerca un lavoro in Italia. Così come i molteplici aspetti che condizionano le imprese e le piccole attività, comprese quelle a conduzione familiare. E raccoglie, intercettandole tramite il prezioso supporto dei suoi lettori che le segnalano, le testimonianze più drammatiche, quelle più disperate che arrivano da ogni regione della Penisola. L'ultima che vi riportiamo ha per protagonista un giovane aspirante lavoratrice, passata dall'essere al settimo cielo per il contratto di assunzione appena ottenuto, a mettersi le mani tra i capelli per come le cose sembrano essere cambiate nel giro di pochi giorni.
La testimonianza l'abbiamo intercettata su Facebook, in uno dei tanti gruppi pubblici in cui i cittadini e le cittadine in cerca di lavoro si riuniscono, in cerca di consigli e suggerimenti in merito alle proposte ricevute e ai colloqui da sostenere. Ecco il testo di un post di una giovane, appena assunta come stagista. La ragazza scrive: "Sto per iniziare uno stage in una catena conosciuta, solo che parlando con la responsabile e guardando il contratto che mi ha fornito l'agenzia da firmare per iniziare, non mi ridanno alcune cose". Innanzitutto, prosegue la giovane, se sul contratto c'è scritto che ha diritto a due riposi settimanali, "in realtà guardando i turni ce ne è solo uno". E questa è la prima irregolarità. La seconda riguarda i festivi.
Spiega la lavoratrice, che da contratto non dovrebbe lavorare nei giorni festivi. "Mentre invece la responsabile ha detto che devo lavorare una domenica sì e una no. Idem con i turni: al colloquio mi è stato detto che POTEVA CAPITARE di fare dei turni spezzati, mentre invece stamattina mi hanno inviato i turni e mi sono messa le mani nei capelli. Sono tutti spezzati, tranne due giorni. Tutto ciò per 600 euro al mese: devo prendere due autobus alla volta per andare e tornare e stare fuori casa dalle 6 di mattina fino a non so che ora la sera tardi. Che fare?", chiede la giovane stagista. "Sinceramente mi sto scoraggiando...".