Nel centro di Milano un'autista ha scelto un posto completamente sbagliato per il parcheggio, commettendo due infrazioni in una sola volta.
E' di pochi giorni fa la tragica notizia della morte dell'ennesimo ciclista investito da un mezzo di trasporto. A Milano, le enormi ruote di un grosso camion hanno travolto Francesca Quaglia, ciclista di 28 anni, mentre era in sella alla sua bicicletta. Francesca viveva a Milano da 5 anni ed era solita spostarsi per le strade del capoluogo lombardo in bicicletta. Sarà complicato ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente poiché, al momento del contatto tra il mezzo pesante e la bicicletta, la videocamera ruotante non stava riprendendo il punto in cui Francesca è stata investita. La polizia stradale ha, comunque, condotto le indagini, raccogliendo le testimonianze di chi ha assistito all'incidente. Il 54enne alla guida del camion che ha investito Francesca è stato portato in ospedale in stato shock.
I preoccupanti dati sui ciclisti morti sulle strade italiane
Francesca Quaglia è la 126° persona che perde la vita sulle strade italiane mentre si trova in sella a una bicicletta. Questi dati preoccupanti sono stati pubblicati dall'Osservatorio Ciclisti dell'Asaps (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale). Luglio è stato il mese record, con ben 34 decessi registrati. I dati, precisa l'Associazione, sono parziali poiché non tengono conto dei feriti gravi che poi non muoiono in ospedale. Ad Agosto, prima di Francesca, sono morti altri 15 ciclisti. Numeri davvero preoccupanti che dovrebbero indurre gli autisti delle nostre città a comportamenti più responsabili.

Tuttavia, ciò spesso non accade. Gli autisti, a volte, non rispettano la distanza di sicurezza laterale che deve essere di almeno 1,5 metri quando si vuole sorpassare un ciclista, sempre se le condizioni della strada permettono il sorpasso. Anche altre violazioni del Codice della strada, come il mancato rispetto dei limiti di velocità, della segnaletica orizzontale e dei semafori, possono essere un pericolo per i ciclisti. Alcune volte, come nel caso che stiamo per svelarvi, gli autisti commettono anche più di un'infrazione contemporaneamente.
Il parcheggio selvaggio con doppia infrazione a Milano
Il parcheggio selvaggio a Milano è stato denunciato dalla pagina su Facebook dall'iconico titolo "Una volta qui era tutto parcheggio". In pieno centro a Milano, l'autista di un furgoncino ha commesso una doppia infrazione. Ha parcheggiato contemporaneamente sia sulle strisce gialle per la fermata del bus che sulla pista ciclabile. Non importa se si trattava di una sosta veloce, un comportamento del genere è davvero inaccettabile soprattutto dopo le ultime tragiche notizie di cronaca.

"Agghiacciante", ha commentato un utente sui social. Ci auguriamo che le autorità competenti prendano tutte le dovute misure affinché comportamenti del genere non si ripetano.
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