Roberto Vannacci si è difeso dall'accusa di essere un fan di Putin che Bruno Vespa gli aveva lanciato diversi giorni fa.
In queste settimane, Roberto Vannacci non è stato accusato solo in merito a quanto ha scritto ne Il mondo al contrario, il libro delle polemiche che al momento è il più venduto in Italia. In particolare, secondo Bruno Vespa, l'esercito avrebbe sospeso il generale dal suo incarico istituzionale non tanto per le sue idee sugli omosessuali. Ma, come avevamo descritto in questo articolo, per le sue posizioni troppo vicine alla Russia di Vladimir Putin, inaccettabili per un generale di un paese della Nato alleato con l'Ucraina. Ieri, nella puntata di Zona Bianca, il programma di approfondimento e attualità di Rete4, il giornalista e il generale hanno avuto un'accesa discussione a riguardo.
La discussione tra Bruno Vespa e Roberto Vannacci su Putin
In diretta telefonica con lo studio di Zona Bianca, Bruno Vespa ha fatto delle chiare domande al generale Roberto Vannacci sulla sua posizione in merito al conflitto tra Russia e Ucraina. "Negli ultimi mesi, incontrando alcune persone - ha accusato il conduttore di Porta a Porta - "ha espresso, legittimamente come cittadino, meno legittimamente come altissimo ufficiale dell'esercito, dei pareri molto fuori linea (sul conflitto i Ucraina, ndr)". Il generale, secondo Bruno Vespa, avrebbe affermato che la Nato ha sbagliato ad avvicinarsi ai confini della Russia. Inoltre, secondo il giornalista, Vannacci sarebbe dell'idea che gli americani e gli occidentali hanno di fatto costretto Putin a invadere l'Ucraina. "E' vero o non è vero che ha detto questo?", ha poi chiesto Vespa.

Vannacci ha risposto chiaramente alla domanda del giornalista. "No, rinnego quello che mi è attribuito", ha affermato il generale. Quello che invece il generale avrebbe fatto durante la sua esperienza lavorativa come addetto militare presso l'Ambasciata d'Italia a Mosca sarebbe altro. "Ho cercato di aprire gli occhi a chi vede questo conflitto solo dal punto di vista occidentale", ha continuato Roberto Vannacci. In che modo? Spiegando che "la percezione (del conflitto, ndr) vista da Mosca è completamente diversa". "Se noi vogliamo condurre questo conflitto in maniera consapevole - ha continuato il generale - dobbiamo tener conto della percezione russa della guerra". Il generale, quando ha lavorato a Mosca, ha potuto constatare che "il cittadino russo si sente accerchiato e percepisce questo conflitto come una guerra contro l'occidente, non come una guerra contro l'Ucraina".
Bruno Vespa ha poi continuato a incalzare il generale che ha chiarito ulteriormente la sua posizione "Ovviamente è stata la Russia a invadere l'Ucraina e la Nato, come blocco politico-militare a scopo difensivo, ha avuto tutte le ragioni di comportarsi così come ha fatto", ha spiegato Roberto Vannacci.
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