L'inflazione non aiuta nemmeno i viaggiatori dei mezzi pubblici, che cercano in tutti i modi di risparmiare sui mezzi anche davanti all'aumento dei prezzi della benzina. Da luglio tutti i servizi hanno aumentato le tariffe, rendendo ancora più difficile l'onere economico del biglietto del treno o del bus che sia. A complicare la situazione è anche il fatto che molti trucchi per risparmiare non funzionino più.
Dieci anni fa il prezzo dei biglietti era quasi la metà rispetto ad oggi. Infatti molti puntavano ai mezzi pubblici per risparmiare soldi. E anche con i primi rincari la gente continuava a usare il servizio pubblico, addirittura trovando sempre più modi per risparmiare sui mezzi stessi. Con l'ennesimo rincaro dei biglietti, però, in molti hanno notato che il sistema è diventato "insensibile" a questi trucchi, e molti si ritrovano a terra. Per questo conviene aggiornarsi, e vedere quali trucchi funzionino ancora, e quali no.
Come risparmiare (davvero) sui mezzi di trasporto
Moltissimi italiani ogni giorno provano a risparmiare sui mezzi, anche solo per ridurre di 1-2 euro il costo del biglietto. Se si conta che nel 2012 il prezzo del viaggio ferroviario extraurbano (es Milano-Roma) era a 30 euro e oggi a 74 euro, e così la tariffa del bus urbano era a 1,10 euro e oggi a 1,70 euro, è necessario avere un piccolo vademecum mentale su come risparmiare. Il problema è che tocca aggiornarlo, da come ci fa intendere quest'utente di Twitter.
La maggior parte dei trucchi per risparmiare sui mezzi si basa infatti su condizioni che oggi non ci sono più. Una volta si consigliava di prendere gli abbonamenti integrativi, oppure le linee più lunghe, o addirittura a programmare in anticipo un viaggio. Tutti trucchi che funzionerebbero se non ci fossero delle problematiche interne. Prendiamo ad esempio gli abbonamenti: non sempre sono garantiti se due servizi pubblici sono gestiti da due aziende rivali. Senza accordo tra loro, tale abbonamento non sarebbe possibile. E negli ultimi anni, probabilmente a causa della privatizzazione, i casi di abbonamenti integrativi si sono ridotti. Altro esempio sono le linee più lunghe: a fare la differenza non è la linea, ma il tipo di mezzo (es. Flixbus, Trenitalia, Italo) e l'affluenza della tratta. Se tutti seguono la tratta, il prezzo aumenterà. E così vale anche nel programmare in anticipo: se il periodo di viaggio è molto richiesto, succede come quando si va a settembre in vacanza.
Trucchi che ancora possono funzionare sono l'utilizzo dei servizi di sharing, come car o bikesharing. Quest'ultimo è ancora più conveniente, perché non risente del rischio di aumento dei costi per via dell'energia elettrica o del carburante in generale. Un altro trucco che funziona nonostante il periodo nefasto è anche quello di affidarsi alle City Cards, ovvero dei biglietti combinati che consentono l'utilizzo illimitato dei mezzi pubblici e l'ingresso nei musei cittadini. Per quanto possa sembrare un'offerta limitata a poche città, in realtà negli ultimi mesi sempre più comuni e province stanno aderendo all'iniziativa.
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