Matteo Renzi ha lanciato un importante monito all'Europa. Secondo il leader di Italia Viva, il vecchio continente deve guardare in faccia alla nuova realtà globale.
Il mondo al di fuori dell'Europa sta cambiando molto rapidamente. E sembra essersene accorto anche il leader di Italia Viva. Nella sua ultima newsletter, Matteo Renzi ha parlato ai suoi lettori di geopolitica. Il titolo della sezione dedicata alla politica mondiale è emblematico: "Sveglia, Europa!". Il leader di Italia Viva ha affermato che "l'equilibrio geopolitico si sta spostando". Dove? Verso zone "che abbiamo sempre considerato periferiche.
Il riferimento esplicito di Matteo Renzi è ai paesi Brics. I capi di stato di Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa si sono riuniti a Johannesburg, capitale del paese africano membro dell'organizzazione, dal 22 al 24 agosto scorso. E hanno preso una decisione storica: allargare l'organizzazione a 6 nuovi membri. A partire dal 1° gennaio 2024 entreranno a far parte dell'organizzazione Arabia Saudita, Argentina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia e Iran. Il vertice dei Brics, secondo Matteo Renzi, "dimostra una nuova voglia di protagonismo di zone del mondo che noi abbiamo sempre considerato periferiche". L'Europa, spiega il leader di Italia Viva, in questo contesto internazionale, "non è più il luogo chiave come lo era vent’anni fa". Poi, Matteo Renzi lancia un preoccupante monito.

La domanda di Matteo Renzi all'Europa
"Siamo ancora sicuri esserlo?", chiede Matteo Renzi all'Europa. Il leader di Italia Viva si chiede se il Vecchio continente sia ancora il centro del mondo e la risposta non è scontata. Il problema dell'Europa, secondo Renzi, è la minorità numerica (mezzo miliardo su 8 miliardi di popolazione mondiale) e le divisioni che intercorrono tra i vari paesi europei e internamente ad ognuno di essi. L'Unione Europea, continua Renzi, è "una delle più grandi conquiste di pace della storia", ma il rischio è di "dare per scontato ciò che siamo".
A differenza dell'Europa, secondo Renzi, "gli altri Paesi corrono" e il vertice Brics dimostra come i paesi emergenti abbiano "una voglia di futuro molto più entusiasta rispetto al vecchio continente". C'è bisogno, quindi, che l'Europa si svegli, conclude Renzi, lanciando di fatto la campagna elettorale del suo nuovo progetto politico centrista in vista delle prossime elezioni europee del 9 giugno. La strada verso la prossima tornata elettorale, però, è tutta in salita per il leader Italia Viva dopo il divorzio ufficioso con il partito di Carlo Calenda che ha causato la fine del Terzo Polo. Tuttavia, se i risultati elettorali saranno soddisfacenti e il partito di Renzi riuscirà a superare la soglia di sbarramento del 4%, il leader di Italia Viva promette che sarà decisivo "per cambiare l'Europa".
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