Mentre si attende l'ufficialità del divorzio tra i due, Carlo Calenda, senatore e leader di Azione, ha duramente attaccato "Centro", il nuovo progetto politico di Matteo Renzi.
Manca solo l'ufficialità al divorzio tra Matteo Renzi e Carlo Calenda. Che, probabilmente, arriverà nelle prime settimane di settembre. Nel frattempo, i due politici stanno già pensando al futuro in vista delle prossime elezioni europee del 2024. Messa una pietra definitiva sul Terzo Polo, il leader di Italia Viva ha già fatto sapere di star lavorando a un nuovo progetto politico denominato "Centro". Secondo Renzi, la nuova piattaforma politica sarà una calamita che attrarrà i vari delusi sia tra le opposizioni che nel governo. La mossa di creare un nuovo partito centrista e riformista non è andata giù a Carlo Calenda. Il leader di Azione, intervistato durante la kermesse "La Piazza" organizzata dal quotidiano online AffariItaliani.it ha commentato con parole molto dure la nuova avventura politica di Matteo Renzi.

Le parole al veleno di Carlo Calenda sul nuovo progetto politico di Renzi
All'inizio dell'intervista, Carlo Calenda ha precisato che la rottura con Renzi è definitiva. "Credo che ci siano due modi completamente diversi di intendere la politica", ha affermato il leader di Azione. Carlo Calenda ha anche lanciato una frecciatina a Matteo Renzi. "Poteva chiarirla (la sua posizione politica, ndr) prima delle elezioni", ha detto il leader di Azione. "Ma questo fa parte del personale", ha concluso Calenda.
Anche Calenda, come Renzi, ha già voltato pagina e ha esposto le sue idee per il futuro. "Il lavoro che serve - ha detto Calenda - è costruire una grande forza repubblicana, riformista che si ispira ai valori della Costituzione". L'obiettivo di Carlo Calenda è quello di raccogliere voti "su pragmatismo e programma".
Una proposta, quella di Carlo Calenda, in competizione con "Centro", il progetto di Matteo Renzi illustrato in precedenza. Il leader di Azione ha anche aggiunto che esiste lo spazio per raggiungere buoni risultati elettorali, però ha ricordato che alle scorse elezioni politiche il Terzo Polo è riuscito a raggiungere quasi l'8% partendo da presupposti diversi. Il risultato dell'ultima tornata elettorale, secondo Calenda, non è stato raggiunto "dicendo agli italiani una volta ci alleiamo con i 5 Stelle, se vincono i 5 Stelle, poi con la Destra, se vince la Destra". "Perché quello non è un centro, è il centro dell'opportunismo", ha attaccato Calenda.
Il leader di Azione ha poi aggiunto che all'Italia serve un "baricentro". Ovvero una piattaforma che permetta, attraverso il dialogo, di raggiungere compromessi tra le varie forze politiche nell'interesse comune dei cittadini. "Che senso ha fare l'ennesimo centrino che un giorno sta con la Destra e l'altro con la Sinistra?", ha chiesto Carlo Calenda, alludendo al progetto politico di Matteo Renzi.
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