venerdì, Settembre 29, 2023
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Cosa succederebbe se tutti pagassero col bancomat: ecco una simulazione

Dal 2020 i vari governi hanno provato a stimolare gli acquisti tramite POS e Bancomat, anche con programmi di cashback, sconti e lotterie varie. E da sempre gli esercenti si sono sempre opposti a questo uso smodato della carta. I motivi sono vari: costi di commissione, mantenimento del POS, impossibilità di evitare il pagamento dell'IVA. C'è da chiedersi cosa succederebbe se tutti pagassero col bancomat, anche nel caso del semplice caffè.

Pagare con la carta è molto comodo, almeno per il consumatore. Non devi ritirare i soldi, non devi rischiare di perdere monete e banconote al minimo movimento sbagliato. E soprattutto in caso di rapina hai modo di bloccare tutto. Non è così per l'esercente, che si vede ridurre il proprio margine di profitto a causa di commissioni e spese di mantenimento. Oltre al fatto che l'IVA è registrata immediatamente appena viene passato il bancomat. Infatti potrebbe davvero cambiare tutto se in Italia venisse abolito il contante e tutti si mettessero a pagare solo col bancomat.

Se tutti pagassero col bancomat: una simulazione

La scelta di pagare solo col bancomat per ora è basata su motivi etici e legali. La Manovra di Bilancio 2023 ha messo come obbligo il pagamento via POS per qualsiasi cifra, a patto che sia il consumatore a decidere se bancomat o contanti. Questo è il vincolo normativo, anche se molto mitigato rispetto agli anni precedenti. A sua volta, dal 2020 in Italia in molti preferiscono pagare col bancomat come scelta etica, una misura personale anti-evasione fiscale. E sempre più persone la pensano così, anche questo utente di Twitter ha fatto sua la scelta.

Supponiamo però che tutti paghino solo col bancomat, e il contante diventasse obsoleto. Basandoci sul fatto che, stando all'ISTAT (2021), una famiglia media spende 2.437 euro al mese, e che la famiglia media si compone di 2,3 persone, la spesa mensile sarebbe di 1.059 euro a persona. E dato che ci sono 46,1 milioni di consumatori in Italia, stando ai dati dello studio condotto da Politecnico di Milano e NielsenIQ (2021), si parla di 48,89 miliardi di euro. Tutti ora pagati via POS e Bancomat. A livello fiscale, si avrebbe dai 2 miliardi (se tutti con IVA al 4%) ai 10,75 miliardi di euro (se tutti con IVA al 22%) al mese, quindi dai 24 ai 130 miliardi di euro all'anno.

Nel caso degli esercenti, i dati del Sole24Ore parlano di una media dello 0,7% per le commissioni via Bancomat (1,2% se carte di credito). In pratica, da un ricavo di 48,89 miliardi, gli esercenti di tutta Italia dovrebbero pagare almeno 342 milioni di euro ai circuiti bancari, al massimo 586 milioni se tutti pagassero con la carta di credito. Detratta anche l'IVA, avrebbero in mano dai 36 ai 46 miliardi di euro, sul quale applicare anche IRES e IRPEF, più tutte le spese. Per il consumatore non ci sarebbero troppi oneri, a meno che il conto corrente della propria carta non abbia dei costi aggiuntivi a seconda della numerosità delle operazioni. Quello dipende dalla banca con cui hai aperto il conto, ma rispetto agli esercenti, è una spesa esigua rispetto a quella mensile stimata dall'ISTAT.

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