sabato, Settembre 23, 2023
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Caso Vannacci, Sgarbi si schiera. La posizione che spiazza l'Italia

Anche Vittorio Sgarbi si inserisce nelle polemiche generate dalla pubblicazione del libro "Il mondo al contrario" da parte del generale Vannacci. Ecco le parole del sottosegretario alla cultura.

In seguito alla pubblicazione del libro "Il mondo al contrario" del generale Roberto Vannacci è scoppiato un vero e proprio terremoto politico. A creare scalpore e indignazione, soprattutto tra le opposizioni, sono state le tesi omofobe e razziste contenuto nel libro.

Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!”. Paolo Egonu è “italiana di cittadinanza, ma è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità”. “Che piaccia o no, non nasciamo uguali su questa terra e quindi chi arriva in Italia dovrebbe ringraziare immensamente per la compassione e la generosità". “Ritengo che nelle mie vene scorra una goccia del sangue di Enea, Romolo, Giulio Cesare, Mazzini e Garibaldi”. Queste sono solo alcune delle frasi presenti nel libro del generale Roberto Vannacci.

Caso Vannacci, Sgarbi si schiera. La posizione che spiazza l'Italia
Paola Egonu, pallavolista della nazionale italiana, è stata accusata di non rispecchiare "l'italianità" dal generale Vannacci

Il paese è diviso a metà sul caso Vannacci. Il governo difende condanna le posizioni del generale 55enne, ex capo della Folgore, ma difende la libertà di espressione. Le opposizioni, invece, attaccano tutta la gerarchia militare, accusata di essere antidemocratica, Ministro delle difesa in primis. Neanche la sollevazione del generale dall'incarico di guida dell'Istituto geografico militare di Firenze ha smorzato le polemiche. Il generale ha anche ricevuto la proposta di candidarsi con Forza Nuova, formazione politica di estrema destra. La risposta di Vannacci è stata però negativa. "Ringrazio sempre chi mi esprime fiducia - ha detto all'Ansa - e lo faccio anche nei confronti di un partito politico, di qualsiasi partito politico. Tuttavia continuerò a fare il soldato e non ho fatto progetti per altre attività", ha commentato il generale.

La posizione di Vittorio Sgarbi sul caso Vannacci

Anche Vittorio Sgarbi, divenuto famoso per le sue dichiarazioni senza peli sulla lingua e per i siparietti televisivi, ha commentato le polemiche sul caso Vannacci. Il sottosegretario alla cultura ha difeso il generale. "Ogni posizione e ogni libertà garantita dalla Costituzione non può essere censurata. Il pensiero progressista non può autoritariamente mortificare e spegnere il pensiero conservatore", ha spiegato Sgarbi. "Dopo il trattamento subito il generale Vannacci potrà ancora scrivere e parlare o dovrà essere umiliato dalla dittatura della minoranza attraverso l'autorità dello Stato? Questo è regime", ha tuonato nei confronti delle opposizioni.

Sgarbi ha anche annunciato di aver letto "minuziosamente" il libro della discordia, primo per numero di vendite su Amazon. Secondo il sottosegretario alla cultura, "rispecchia, aldilà di qualche sbavatura, le posizioni di molti elettori del centrodestra e, soprattutto, cosa che si è sottovalutata, quella della Chiesa e dello stesso Papa".

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