L'India, paese ospite del prossimo vertice del G20, ha scelto quale paese invitare tra Russia e Ucraina, dando vita a uno scandalo diplomatico. La decisione ha fatto storcere il naso ai leader di parecchi paesi.
Il G20 è un forum che dal 1999 riunisce i leader delle venti economie avanzate del mondo. I membri permanenti sono del G20 Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Sud Africa, Turchia e Unione Europea. Il paese che ospita è variabile. Un anno il vertice ha luogo in un paese membro, l'anno successivo in un paese non membro.

Inoltre, il paese ospitante ha la possibilità di invitare otto stati non membri a sua discrezione. Quest'anno il paese ospite è l'India che ha ricevuto il testimone dall'Indonesia. E la sua scelta sui paesi non membri da invitare ha creato scalpore.
La scelta dell'India tra Russia e Ucraina
Bangladesh, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Mauritius, Nigeria, Paesi Bassi, Oman, Singapore. Questi sono gli 8 paesi non membri del G20 che l'India ha deciso di invitare al prossimo vertice che si terrà a settembre a Nuova Delhi, capitale del paese. La lista è stata pubblicata sul sito ufficiale del G20. Il grande escluso è l'Ucraina. La scelta di escludere il paese in guerra ha dato vita a un vero e proprio scandalo diplomatico.
L'Indonesia, paese ospitante del precedentemente vertice, aveva invece invitato l'Ucraina, nonostante la presenza della Russia. Il presidente Zelensky aveva usato quella piattaforma per presentare in videoconferenza al mondo i 10 punti del piano di pace dell'Ucraina che prevede, tra l'altro, il ritiro delle truppe russe, il rispetto della sovranità e dell'indipendenza dell'Ucraina e l'istituzione di un tribunale per i crimini di guerra russi. Il ministro degli esteri Lavrov, che rappresentava la Russia, aveva invece lasciato in anticipo il vertice in seguito all'atteggiamento eccessivamente "ostile" dei leader occidentali.
Anche il G7, composto dagli stati più economicamente avanzati del mondo, ha invitato lo scorso luglio l'Ucraina al vertice di Hiroshima, in Giappone. Una decisione molto più semplice da prendere, visto che i membri del Gruppo dei Sette (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti d'America) sono i principali alleati dell'Ucraina nella guerra contro la Russia.
Se, però, il cerchio si allarga, come nel caso del G20, la situazione appare essere più sfumata. In particolare, l'India ha tenuto sin dall'inizio del conflitto una posizione equidistante rispetto al conflitto, nonostante i tentativi dei leader occidentali di portare il paese dalla loro parte. L'India, anzi, sin dall'inizio del conflitto, ha notevolmente aumentato il giro d'affari con la Russia, diventando uno dei principali importatori di greggio russo, insieme alla Cina. Analizzata da questo punto di vista, la scelta dell'India appare coerente. L'importanza che il paese asiatico dà al conflitto in Ucraina è decisamente inferiore rispetto alla nostra.
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