Ennesimo atto di vandalismo contro una targa in ricordo delle vittime delle foibe. Ecco dov'è successo.
Notizie del genere, sfortunatamente, si ripetono con ciclicità. Obiettivi di questi attacchi sono i monumenti che ricordano gli italiani che hanno perso la vita in seguito alle violenze del regime comunista di Tito durante e dopo la Seconda guerra mondiale. Migliaia di cittadini italiani furono massacrati dai partigiani jugoslavi nelle zone della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia. Il termine "foibe" deriva dal nome degli inghiottitoi carsici in cui furono gettati i corpi di alcune vittime. In seguito a questi massacri, molte persone di etnia italiana migrarono più o meno forzatamente da quelle zone per scappare alle persecuzioni. Ebbene, alcuni vandali hanno danneggiato una targa dedicata ai nostri connazionali vittime del terrore del regime comunista di Tito. Forse per motivi politici.
L'atto di vandalismo contro le vittime delle foibe
Questa volta, obiettivo dei vandali è stata una targa in ricordo delle vittime delle foibe situata a Firenze, capoluogo toscano. Il monumento si trova proprio a Largo Martiri delle Foibe e il suo danneggiamento ha generato un'ondata di protesta. Le accuse sono rivolte all'amministrazione comunale a guida PD. Il sindaco Dario Nardella, infatti, secondo alcuni, non avrebbe fatto abbastanza per mettere in sicurezza la targa che il comune aveva sostituito solo pochi mesi fa in seguito a un ulteriore atto vandalico. Eppure ci vorrebbe poco per garantire la sicurezza dovuta a questo genere di monumenti.
"La soluzione. come da noi prospettata da tempo, (e come rilanciato nei giorni scorsi dagli esponenti locali della Lega, che ringraziamo), è una sola. Sarebbe cioè necessario un posizionamento diverso, più visibile, e meno nascosto dell'attuale, in modo da rendere la targa più protetta e meno esposta a danni", ha detto Giampaolo Giannelli, il coordinatore per la regione Toscana dell'Unione degli Istriani. "Un luogo più consono a dare il giusto risalto ad una targa per noi così importante, visto quello che rappresenta. Non si tratta di una tragedia di serie B ma di un dramma che ha visto migliaia di italiani uccisi. L'amministrazione comunale fiorentina ci darà ascolto? Sarà sensibile alle nostre giuste istanze?", ha concluso il coordinatore.

La risposta del sindaco Nardella non si è fatta attendere. "Siamo davvero addolorati dal danneggiamento della targa di largo Martiri delle Foibe", ha detto il primo cittadino di Firenze. "Condanniamo sempre chi cerca di colpire la storia danneggiandone i simboli. Invito i consiglieri della Lega a incontrarci e a studiare insieme una collocazione più visibile e più protetta della targa", ha poi concluso Nardella. Parole al vento o reale intenzione di trovare una soluzione definitiva al problema? Staremo a vedere.
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