sabato, Settembre 23, 2023
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Caro-voli, le compagnie aeree attaccano la Meloni: la lettera della discordia

Il provvedimento contro il caro-voli, approvato dal governo nell'ultimo Consiglio dei Ministri, ha generato pacate critiche da parte dell'Unione Europea e forte indignazione da parte delle compagnie aeree. Le aziende del trasporto aereo, tutte unite, hanno inviato una lettera a Bruxelles per fermare i piani della Meloni sul caro-voli. 

L'aumento dei prezzi dei biglietti aerei nell'ultimo periodo è diventato incontrollabile. Secondo Infare, una società specializzata nel settore, i prezzi dei biglietti nel 2023 sono aumentati del 22,5% rispetto al 2022, con picchi che raggiungono anche il 35% durante l’estate. Qualcosa andava fatto. E il governo Meloni ha deciso di usare il pugno di ferro per arginare il problema. Nell'ultimo consiglio dei ministri ha approvato un provvedimento che prevede un tetto al costo dei biglietti dalla penisola italiana verso le isole e viceversa (l'aumento dei prezzi per queste tratte ha raggiunto in alcuni casi il 70%). Secondo quanto riporta il Financial Times, le compagnie aeree hanno inviato una lettera collettiva a Bruxelles per preservare il libero mercato.

La lettera delle compagnie aeree contro il provvedimento sul caro-voli 

Le compagnie aeree si sono affidate a Airlines for Europe (A4E), un'organizzazione internazionale non a scopo di lucro, per recapitare il proprio messaggio alla Commissione Europea. Airlines for Europe, da quanto si legge sul sito ufficiale, riunisce le 16 principali compagnie aeree europee, che coprono più del 70% del traffico aereo del continente. Nella missiva, l'organizzazione chiede a Bruxelles "a chiarire con l'Italia se questo intervento (il tetto sui prezzi dei biglietti aerei, ndr) abbia impatto sul mercato del trasporto aereo libero e deregolamentato in Europa". Il timore delle compagnie aeree è una possibile reazione a catena. "Siamo fortemente preoccupati che se la legge entri in vigore, potrebbe diventare un precedente e causare un effetto domino, provocando l'adozione di simili regolamenti in altri paesi dell'Unione Europea", ha detto Ourania Georgoutsakou, la direttrice di Airlines for Europe.

In precedenza, anche l'amministratore delegato di Ryanair, volato in Italia subito dopo l'approvazione del provvedimento per discuterne con il ministro delle imprese e del Made in Italy Urso, aveva criticato duramente il tetto al prezzo dei biglietti voluto dall'esecutivo italiano. L'ad di Ryanair aveva definito il decreto "ridicolo e illegale', perché "interferisce con le leggi del libero mercato secondo le norme Ue: è una roba populista e di stampo sovietico", quindi "da cancellare".

Il ministro Urso ha risposto che l'Italia è pronta ad incontrare altre compagnie aeree per discutere i dettagli del provvedimento, che, molto probabilmente, sarà modificato durante la discussione per la conversione in legge per venire incontro alle richieste europee.

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