martedì, Ottobre 3, 2023
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Argentina, sorpresa alle elezioni: il Bitcoin distrugge la Banca Centrale. Cosa è successo

Il risultato delle elezioni primarie in Argentina ha sbalordito il mondo intero. Il candidato più votato non appartiene a uno dei partiti tradizionali. La sua vittoria potrebbe cambiare lo scenario politico del paese in vista delle presidenziali del 22 ottobre.

Entrambi gli schieramenti classici del sistema politico argentino hanno subito una brutta batosta alle elezioni primarie in Argentina in cui in i cittadini del paese hanno avuto la possibilità di scegliere i candidati che poi si sfideranno alle elezioni presidenziali. Unión por la Patria, partito peronista, e Juntos per el Cambio, partito di destra, sono arrivati rispettivamente secondo e terzo. Ha vinto questa tornata elettorale Javier Milei, il leader di La Libertad avanza. Il partito ultraliberista e populista è riuscito ad avere la meglio sui contendenti, proponendo politiche, soprattutto in campo economico, di profonda rottura con il passato. L'economia argentina versa in condizioni pietose: il paese ha uno dei tassi di inflazione più alti al mondo e la sua moneta, il pesos argentino, continua a svalutarsi.

Il risultato delle elezioni in Argentina

I principali sfidanti di Javier Milei per la carica di presidente del paese alle elezioni in Argentina del prossimo 22 ottobre saranno Sergio Massa di Unión por la Patria (21% dei voti) e Patricia Bullrich di Juntos per el Cambio (16,7% dei voti). Il leader di La Libertad Avanza, invece, ha ottenuto circa il 30% dei voti. Javier Milei è stato il più votato in quasi tutte le regioni del paese, inclusa l'Antarctica Argentina con un totale di più di 5.500.000 voti. Un risultato straordinario per un partito fondato poco più di due anni fa.

Il programma di Javier Milei

Ma ciò che stupisce ancora di più gli analisti politici e gli economisti è la possibile rivoluzione in campo economico che potrebbe scaturire in seguito alla vittoria del leader di La Libertad avanza alle elezioni presidenziali in Argentina del 22 ottobre. Javier Milei, infatti, per mettere fine ai cronici problemi dell'economia argentina, spinge per la "dollarizzazione" della valuta, la privatizzazione dei servizi pubblici (incluse sanità e istruzione) e l'eliminazione della Banca Centrale in favore del Bitcoin. Secondo il politico, la criptovaluta è è più sicura dell'oro e dell'argento, previene l'inflazione ed è il meccanismo naturale per la redistribuzione della ricchezza in favore dei cittadini.

L'obiettivo del politico, come annunciato nel discorso tenuto in seguito alla vittorie delle primarie, è mettere fine allo strapotere delle lobby che stanno vessando l'economia argentina. "Siamo di fronte alla fine del modello della casta, quel modello la cui massima espressione è l'aberrazione chiamata giustizia sociale che solo produce deficit fiscale. Oggi abbiamo dato il primo passo per la rinascita dell'Argentina", ha affermato con decisione Javier Milei.

I suoi diretti sfidanti, però, non hanno ancora gettato la spugna e, sebbene la vittoria alle primarie sia stata schiacciante, i diretti concorrenti di Javier Milei sono solo a pochi punti percentuali di distanza. Il 22 ottobre gli occhi del mondo saranno sicuramente puntati in Argentina, in quanto la vittoria di Javier Milei comporterà una virata di 180° rispetto alla rotta seguita dal paese fino ad oggi. Una rotta che non sembra stia riuscendo a risollevare il paese dalla disastrosa situazione economica in cui versa.

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