giovedì, Ottobre 5, 2023
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Il professor Cacciari distrugge il salario minimo in diretta TV: le parole al veleno

Il filosofo, saggista e opinionista italiano Massimo Cacciari, ospite a In Onda su La7 ha asfaltato la retorica del centrosinistra sul salario minimo. Oggi, la premier Meloni incontra i leader delle opposizioni per discutere sul tema. 

Alla domanda sul salario minimo, Cacciari ha risposto senza peli sulla lingua. "L'idea che si possano stabilire i minimi salariali, che ci sia una politica dei governi che possa stabilire i minimi salariali è ridicola, è patetica!". Un "no" deciso quello del filosofo italiano sulla proposta delle opposizioni di istituire in Italia una paga minima oraria.

Cacciari ha anche argomentato la sua posizione. "I livelli salariali si sono sempre stabiliti sulla base di contrattazioni tra organizzazioni dei lavoratori e datori di lavoro, ivi compreso lo stato e l'amministrazione pubblica", ha spiegato lo scrittore. Cacciari ha poi aggiunto che "i rapporti di forza da anni sono tutti sbilanciati a favore dei datori di lavoro", a discapito dei lavoratori. "Laddove non c'è questa capacità di contrattazione, laddove le organizzazioni sindacali e le rappresentanze dei lavoratori sono ridotte allo stato attuale", continua Cacciari, "il salario minimo non è altro che un palliativo". Lo stesso ragionamento, secondo il filosofo, per il reddito di cittadinanza.

La questione "seria e strategica" da affrontare, dice Cacciari, "per evitare la creazione di masse di disoccupati con odi, frustrazioni e risentimenti che spaccano la società è garantire redditi decenti per tutti a prescindere dalla loro collocazione nel mercato del lavoro.

L'incontro governo-opposizioni sul salario minimo

Oggi pomeriggio, la premier Meloni incontrerà le opposizioni per discutere per la prima volta proprio del salario minimo. Le aspettative per questo incontro non sono delle migliori. Il Presidente del Consiglio ha chiarito che non ha alcuna intenzione di fare aperture sulla paga minima oraria, misura che, come spiegato dalla premier stessa, contribuirà a livellare i salari verso il basso.

La premier Meloni ha comunque assicurato di voler tutelare quei lavoratori che guadagnano meno di 9 euro lordi all'ora attraverso un piano che presenterà durante l'incontro di oggi alle opposizioni. Una delle proposte del governo sarà quella di detassare gli aumenti di stipendio riconosciuti a seguito dei rinnovi di contratto. L'altra ipotesi dell'esecutivo è quella di accettare la fissazione di una paga minima oraria, ma soltanto per quei settori in cui è assente la tutela solitamente offerta da un contratto collettivo nazionale.

Le opposizioni, dal canto loro, non sembrano però disposte a scendere a compromessi con il governo e restano ferme sulla posizione che un salario minimo per tutti i lavoratori sia la scelta migliore, sulla scia degli esempi virtuosi di altri paesi europei. Uno su tutti, la Germania, in cui il salario minimo è stato aumentato a 12 euro l'ora.

Tuttavia, questo primo tavolo tra governo e opposizioni dall'inizio della legislatura potrebbe essere un ottimo momento per smorzare gli animi e avviare un dialogo costruttivo per il bene dei lavoratori.

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