sabato, Settembre 23, 2023
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Caro voli, UE bacchetta l'Italia e da Ryanair arrivano minacce

Alla Commissione Europea non è piaciuta la decisione dell'esecutivo targato Meloni di abbassare i prezzi dei voli dagli aeroporti italiani per la Sicilia e la Sardegna. Anche Ryanair, la compagnia low cost con sede in Irlanda, non ha preso bene il provvedimento del governo italiano approvato nell'ultimo consiglio dei ministri.

Dopo la tassa sugli extraprofitti delle banche, anche la decisione del governo Meloni di ridurre i prezzi dei voli aerei da e per le isole per combattere il caro prezzi sui biglietti ha generato un turbinio di polemiche. Questa volta, però, non sono state le opposizioni a bacchettare il governo, bensì l'Unione Europea e Ryanair.

L'UE vuole vederci chiaro sulle misure contro il caro voli 

La Commissione Europea ha richiesto "chiarezza" al governo italiano sul provvedimento approvato nell'ultimo Consiglio dei ministri. Un portavoce della Commissione ha fatto sapere di contatti con le autorità italiane. Bruxelles attende di “ricevere informazioni più dettagliate sul contenuto preciso" del provvedimento. Dal Ministero delle imprese e del Made in Italy hanno cercato di smorzare le polemiche, spiegando che si tratta di una richiesta "del tutto fisiologica che rientra nelle normali interlocuzione tecniche".

Ryanair minaccia l'Italia 

Di tutt'altro tono la discussione che vede da una parte il nostro governo e dall'altra una delle compagnie low cost più diffuse del continente europeo. Venuto a conoscenza del provvedimento contro il caro voli, l'amministratore delegato di Ryanair Eddie Wilson ci è andato giù pesante. Dopo un incontro con il ministro delle imprese e del Made in Italy  Adolfo Urso, ha definito il decreto "ridicolo e illegale', perché "interferisce con le leggi del libero mercato secondo le norme Ue: è una roba populista e di stampo sovietico", quindi "da cancellare". "Le persone che stanno consigliando Urso non sanno nulla del settore aereo, non sanno nulla di economia", ha poi aggiunto. Il ministro non ha risposto alle accuse, dichiarandosi però "disponibile a incontrare anche le altre compagnie per capire se il provvedimento può essere migliorato in conversione parlamentare".

Nella polemica si è inserito anche il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani che ha  accusato le compagnie aeree di fare cartello sui voli da e per l'isola. La risposta di Ryanair è stata lapidaria. "Non siamo parte di un cartello, non mi lascio insultare. Ryanair ha raggiunto oltre 185 milioni di passeggeri perché abbiamo abbassato i prezzi", ha detto Eddie Wilson.

Per l'amministratore delegato di Ryanair, la soluzione non è interferire con il libero mercato, ma bensì aumentare la capacità, ovvero la quantità di posti disponibili sui voli. Secondo l'UE, "la libera fissazione dei prezzi è di solito la miglior garanzia di prezzi accessibili nel mercato del trasporto aereo" europeo. Il governo italiano, sebbene aperto a consigli per migliorare il provvedimento, al momento resta fermo sulla sua posizione.

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