martedì, Ottobre 3, 2023
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Alzheimer, si fa sul serio: in arrivo il vaccino

Un team di scienziati ha sviluppato un vaccino che riduce i sintomi dell'Alzheimer nei topi che hanno le caratteristiche della malattia. La rivista scientifica Molecular Psychiatry ha pubblicato oggi la scoperta.

Un gruppo di ricerca presso il Centro medico universitario di Göttingen e l'Università di Leicester ha collaborato con gli scienziati di LifeArc, per sviluppare un nuovo approccio terapeutico per la principale causa di demenza.

Usando due tipi di topi con caratteristiche del morbo di Alzheimer, gli scienziati hanno esaminato l'effetto dell'iniezione di un anticorpo e del vaccino che hanno sviluppato. I trattamenti prendono di mira una forma abbreviata della proteina caratteristica dell'Alzheimer, l'amiloide.

La ricerca sui topi

I ricercatori hanno esaminato le scansioni cerebrali dei topi dopo il trattamento. Hanno scoperto che la cura ha migliorato il metabolismo cerebrale e ha anche ridotto il numero di cellule nervose cerebrali perse.

Hanno anche scoperto che i topi si comportavano meglio, come se fossero più disciplinati. Il vaccino prende di mira una certa proteina nel cervello, bloccandola e evitando così di arrivare  all'Alzheimer.

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Il farmaco ha avuto il suo sviluppo dopo che gli scienziati hanno recentemente scoperto che una proteina nel cervello di chi ha l'Alzheimer si ripiega in una struttura che ricorda una forcina. La struttura a forcina è ciò che danneggia la comunicazione tra i neuroni nel cervello.

Dopo la scoperta dell'amiloide a forcina, i ricercatori hanno creato così una proteina amiloide a forma di forcina da utilizzare in un vaccino.

I ricercatori hanno teorizzato che il vaccino avrebbe stimolato il corpo a produrre anticorpi che cercassero la forma specifica della proteina a forcina e avrebbe insegnato al corpo a combattere quelle proteine.

Un altro vantaggio è che le altre proteine amiloidi necessarie al corpo vengono risparmiate. In altre parole, il vaccino insegue solo l'amiloide a forcina che porta all'Alzheimer.

Lotta all’Alzheimer: il vaccino

Gli scienziati hanno affermato che il vaccino ha funzionato bene nelle prove con topi che avevano le caratteristiche dell'Alzheimer e che sono incoraggiati a fare sperimentazioni sull'uomo.

Il vaccino ha dimostrato di innescare anticorpi che hanno aiutato la comunicazione tra i neuroni nei topi che avevano una perdita di memoria simile a quella che soffre un essere umano con l'Alzheimer.

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È stato scoperto che il vaccino aumenta il metabolismo del glucosio nel cervello, inverte la perdita di memoria e riduce la formazione di placche, o gruppi anormali di frammenti proteici che si accumulano tra le cellule nervose.

Mentre i ricercatori sono incoraggiati dai risultati, alcuni avvertono che un vaccino potrebbe essere molto lontano. Infatti, sebbene questo studio sia interessante per la comunità di ricerca, è importante tenere presente che i risultati provengono da un numero relativamente piccolo di topi e che abbiamo ancora molta strada da fare per sapere se questo approccio sarà utile per le persone.

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