La brutta esperienza di una ragazza, costretta a lasciare la propria abitazione dopo aver parlato ai suoi genitori della sua omosessualità. La reazione del suo papà è stata riprovevole
Si fa ancora fatica ad accettare l'omosessualità: fa male dirlo, ma purtroppo è così. Casi di omofobia e discriminazione nei confronti di uomini, donne e persone trans se ne sentono di continuo, quando vengono denunciati e arrivano all'attenzione dei media. Ma la maggior parte restano sommersi, lasciano cicatrici sul cuore (e talvolta, purtroppo, anche sul corpo) di chi subisce offese, ingiurie, maltrattamenti. E tutto solo per un amore, o semplicemente per un'attrazione fisica, dalla società definiti sbagliati, perversi.
C'è questo alla base di un caso di cronaca che arriva dalla Campania, e che ha come protagonista una giovane ragazza.
Dice alla famiglia di essere gay, suo padre le installa una videocamera in stanza
La -suo malgrado- protagonista di questa storia è una ragazza maggiorenne, adottata quando era solo una bambina dalla famiglia italiana che l'ha accudita fino a oggi. Una infanzia trascorsa in maniera serena in Campania, dove la giovane è arrivata all'età di 12 anni. Dopo aver vissuto in un orfanotrofio all'estero, finalmente trova quell'equilibrio e quella felicità che a lungo la vita le aveva negato. Fino ad oggi, quando, divenuta consapevole e desiderosa di condividere il suo orientamento con la famiglia, è accaduto qualcosa che la giovane proprio non si sarebbe aspettato.
"Sono gay": un giorno decide di parlare ai suoi genitori della sua omosessualità, ma la reazione in particolare del padre capovolge la situazione.
L'uomo, infatti, come ha denunciato la giovane, avrebbe installato nella stanza della figlia adottiva una telecamera. Con l'intento, si presuppone, di spiarla.
Il parere dell'autorità giudiziaria: c'è reato
Il caso è stato sottoposto all'autorità giudiziaria, per la quale c'è stato reato. Quello, cioè, di 'interferenza illecita nella vita privata' della giovane. La suddetta telecamera sarebbe stata posizionata proprio di fronte al letto in cui la ragazza dormiva. Ulteriori accertamenti saranno probabilmente effettuati per chiarire le intenzioni del papà adottivo.
Un comportamento che ha reso alla figlia impossibile restare sotto lo stesso tetto del padre: la giovane è andata via, abbandonando la casa in cui aveva fino a quel giorno vissuto. Una scelta sicuramente difficile, ma inevitabile.
Probabilmente la ragazza confidava in una reazione differente da parte della sua famiglia: di certo non si sarebbe aspettata un gesto tanto riprovevole.
Un altro caso che dimostra la difficoltà di ragazzi, ragazze e trans nel relazionarsi con i propri parenti e, talvolta, con i loro stessi amici. Colpa di una mentalità ancora fossilizzata su dettami del passato, e che non accetta qualcosa che di anomalo non ha proprio nulla.
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