Uno vuole andare a mangiare qualcosa in un bar, anche se non ha nemmeno troppa fame. Chiede di dividere in due un toast. Forse sperava in un risparmio. Alla fine il gestore gli presenta il conto: 2 euro in più per il toast dimezzato. Lui si discolpa: quei 2 euro sono dovuti al servizio aggiuntivo, compreso di piatti e tovaglioli in più per il toast diviso. Dalla sua giustificazione sembra che sia una prassi, in realtà altrove sarebbe impensabile.
I servizi vanno pagati, ma c'è servizio e servizio. Per questo la polemica del locale di Como, dove hanno addebitato un sovrapprezzo di 2 euro per il taglio del toast a due clienti, non sembra proprio andare a favore del ristorante, subissato da accuse e offese per quei 2 euro in più richiesti. Per quanto accuse e offese siano sempre scorrette, è meglio andare a vedere se questo comportamento tenuto dal ristoratore sia un'eccezione oppure una pratica attiva anche fuori dei confini nazionali.
Altrove si paga 2 euro in più per tagliare un toast?
Il servizio applicato dal ristoratore riguarda un toast vegetariano che, come racconta il cliente sui social, era già tagliato in due esatte metà nel suo formato originale. Il cliente era in compagnia, e ha chiesto che il panino venisse diviso un'altra volta in due parti. Il ristoratore allora taglia il toast e lo pone su due piattini, con tanto di rispettivo tovagliolo. Solo per questo servizio, il toast vegetariano è costato non più 7,50 euro bensì 9,50 euro. Perché le richieste supplementari hanno un costo. Questo è quanto ha detto il gestore del bar. In realtà all'estero sembrerebbe non sia così, come asserisce un utente di Twitter che ha commentato la notizia.
Altrove il concetto di "servizio" cambia completamente. Prendiamo ad esempio il "coperto", che è il servizio principale quando si va al ristorante. Teoricamente è una tassa fissa con cui il ristoratore copre i costi del pane servito, dei piatti e delle tovaglie pulite. In Italia è quasi la norma, nei paesi europei nei prezzi esposti al pubblico sono già applicati i costi di servizio. Addirittura in paesi come Inghilterra e Stati Uniti viene addebitato sul conto una tassazione fissa, che però non va tanto a coprire le spese, quanto la mancia al cameriere.
La scelta di far pagare 2 euro in più è inusuale, ma per certi versi è anche sintomo di una mancata regolamentazione delle tariffe. Lo stesso coperto è stato oggetto di limitazioni in alcune regioni, come quella del Lazio, dove è vietato usare la parola "coperto", ma solo "servizio". A patto che il ristoratore faccia esporre la licenza e l’autorizzazione all’esercizio della ristorazione, nonché il listino dei prezzi. Probabilmente dietro a questa richiesta di 2 euro in più si cela un rincaro dei prezzi dei prodotti, e anche delle bollette. Non a caso, mesi fa, in pieno caro bollette, molti ristoratori esposero le bollette per far comprendere gli altissimi costi che stavano affrontando.
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