venerdì, Settembre 29, 2023
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Inflazione scende, carrello della spesa sale: in realtà non c'è nulla di strano

L'ISTAT certifica un'inflazione in discesa, almeno per il mese di luglio. Il problema è che il carrello della spesa rimane molto alto, troppo per le famiglie italiane. Purtroppo non è una novità in scenari del genere, anzi nel nostro caso non c'è nulla di strano nel ritrovarsi con l'inflazione in calo e il caro spesa sempre alto.

Fa impressione il fatto che da una parte abbiamo l'ISTAT che confermi un trend in calo dell'inflazione, a luglio al 6%, e un carrello della spesa ancora a due cifre, al 10%. In realtà non c'è nulla di anormale, i due indicatori possono anche essere in contrapposizione all'altro. Perché ci sono dei fattori che influenzano l'inflazione generale e quello del carrello della spesa, e non sono affatto gli stessi.

Perché è normale l'inflazione in calo ma il carrello della spesa sempre più caro

Su Twitter un utente ha fatto notare come il carrello sia più vuoto rispetto a prima, nonostante i presunti "lievi aumenti". Colpa dell'inflazione in sé? In realtà il "carrello della spesa" viene calcolato principalmente secondo gli indicatori relativi a Prodotti alimentari e bevande analcoliche e Bevande alcoliche e tabacchi. A loro volta composti da sotto-indicatori che determinano, nell'insieme, il nostro carrello. L'inflazione, invece, è un'insieme di tanti altri indicatori, che per le rilevazioni di luglio hanno portato a quella cifra solo perché ci sono alcuni di essi che erano andati al ribasso.

Nel caso dei prodotti alimentari, i fattori che hanno portato ad essere il loro indicatore superiore all'inflazione generale sono ad esempio i costi delle materie prime, ancora in fase di ammortamento, perché vennero comprati nel periodo in cui erano più cari. In casi come questi il prezzo risente del costo di lavorazione applicato precedentemente, pertanto solo con le nuove forniture si potrà avere un prezzo ridotto. Altro fattore che può aver portato il carrello della spesa a queste cifre sono anche i problemi riscontrati nel settore dell'agricoltura. Non a caso l'indicatore relativo a Frutta fresca o refrigerata e a Vegetali freschi o refrigerati diversi dalle patate sono aumentati esponenzialmente. Il primo è passato da 8,3% a 13,9%, il secondo da 17,8% a 20,0%.

Per sortire meno gli effetti del carrello della spesa, o meglio del caro spesa in generale, conviene adottare soluzioni di risparmio. Non si tratta per forza di spendere meno, anche perché in Italia ad aprile 2023 gli acquisti sono calati del 4,9%, ma la spesa è aumentata il 7,9% in più. Si parla invece di alternare il supermercato dove fare la spesa, andando anche presso discount. Molte marche distribuiscono dei prodotti che hanno la stessa qualità di quelli che vendono negli altri supermarket, solo con un prezzo e un logo diverso. Oltre a questo, puoi sempre optare per le app di risparmio spesa, come Too Good To Go, oppure DoveConviene. Tutte app mobile disponibili sia per Android sia per IOS.

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