Una nota catena di fast food è stata denunciata da un "cliente arrabbiato". L'uomo ha raccolto le prove a sostegno della sua tesi, mostrando l'enorme differenza tra le foto promozionali e l'aspetto reale del prodotto.
Le differenze tra fotografie promozionali e prodotto reale hanno sempre scatenato una certa rabbia (o delusione) nei consumatori. Si tratta di trucchi vecchi come la pubblicità: con un gioco sapiente di illuminazione e posizionamento del cibo, il panino o la piadina sembrano molto più appetitosi e abbondanti rispetto alla realtà. Ma cosa succede quando ci si reca al ristorante in questione e si scopre che il prodotto reale è ben diverso da quello in fotografia? I più vendicativi possono smettere di frequentare il locale o arrivare a denunciarlo.
Se fino a 15 anni fa era difficile che lamentele simili arrivassero al grande pubblico, con l'esplosione dei social è diventato più facile far sentire la propria voce e 'smascherare' le pratiche commerciali scorrette. Non è un caso che alcuni fast food abbiano messo da parte alcuni trucchetti, utilizzando foto più realistiche dei loro prodotti nelle campagne pubblicitarie. Al contempo, il "trucco" di modificare pesantemente la foto del cibo, facendolo sembrare più abbondante e appetitoso, è ancora comunissimo. Ma, forse, le cose cambieranno presto. Ieri, lunedì 31 luglio, un uomo ha denunciato una nota catena di fast food proprio per pubblicità ingannevole.
Il fast food denunciato per pubblicità ingannevole: i possibili scenari
L'uomo che ha denunciato Taco Bell si chiama Frank Siragusa. A suo modo di vedere, la quantità di carne e altri ingredienti nei prodotti del fast food è "meno della metà" rispetto a ciò che viene mostrato in foto. Questa, a suo avviso, è una pratica commerciale "scorretta e ingannevole". Non solo: secondo Siragusa, il tutto è "particolarmente preoccupante" nel 2023, quando l'inflazione è a livelli record da trent'anni e pertanto molte persone con redditi medio-bassi scelgono i fast food a discapito dei ristoranti tradizionali per un pasto fuori casa.

In foto si possono vedere le oggettive differenze tra le foto promozionali e il prodotto reale servito nei punti vendita di Taco Bell. Siragusa ha fatto la propria denuncia presso la corte distrettuale di New York, ma invita "chiunque abbia mangiato nel suddetto fast food dal 31 luglio in poi" a unirsi a lui e denunciare a loro volta. Il suo obiettivo è ottenere un risarcimento per essere stati vittima di una truffa. "Pubblicizzano quantità inesistenti di cibo nelle loro piadine. Le foto ingannevoli spingono milioni di persone a spendere da loro anziché nei fast food concorrenti e questa è una pratica commerciale scorretta", scrive Siragusa nella sua accusa. La palla passa ai giudici e agli avvocati di Taco Bell; considerando che di mezzo c'è una multinazionale, siamo certi che la causa avrà tempi tutt'altro che brevi.
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