venerdì, Settembre 29, 2023
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POS, attenzione alla nuova pratica diffusa nei negozi: non accettate mai questa condizione

Gli esercenti italiani sono obbligati ad accettare la richiesta dei clienti di pagare via bancomat o carta di credito e, per farlo, devono avere a disposizione il cosiddetto 'POS' o terminale di pagamento. In alcune attività, però, si è diffusa una pratica davvero scorretta. Ne ha parlato anche un noto esperto italiano nella tutela dei consumatori, ecco di cosa si tratta.

Il 30 giugno 2014 è stata una data importante per quanto riguarda il settore delle attività commerciali: da quel giorno, infatti, vige l'obbligo per i commercianti italiani di accettare i pagamenti con bancomat o carta di credito. Per farlo, in ciascuna di queste attività ci deve essere un terminale di pagamento, chiamato 'POS'. La parola deriva dall'inglese 'point of sale' e infatti, proprio come in un punto vendita 'digitale', la transazione avviene mediante il contatto tra la carta e il terminale.

Esattamente otto anni dopo, e cioè il 30 giugno 2022, è stata approvata una nuova norma, che ha rafforzato l'obbligo di cui abbiamo appena parlato. Per rafforzarlo, naturalmente, sono state introdotte delle sanzioni pecuniarie per chi non accetta il pagamento via POS. La sanzione ha un valore di 30 euro, più il 4% del valore della spesa che il cliente avrebbe fatto. Tali sanzioni, per diverso tempo, non sono state applicate sulla vendita di tabacchi e generi di monopolio. Da un mese, però, anche i tabaccai possono essere sanzionati.

POS: applicare una commissione sui pagamenti via Bancomat è vietato

Come abbiamo spiegato in questo articolo, infatti, con la Determinazione Direttoriale n°355282 del 26 giugno 2023 dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la deroga alla normativa per i rivenditori di generi di monopolio e tabacchi è stata revocata. Attualmente, dunque, in tutte le attività commerciali, così come in quelle fornitrici di servizi, è obbligatorio accettare il pagamento via POS. Chi non lo fa, può ricevere una sanzione pecuniaria. Negli ultimi tempi, in Italia, si è però diffusa una pratica decisamente scorretta. Per ovviare al costo delle commissioni sui pagamenti via carta di credito, infatti, alcune attività commerciali applicano una commissione per i clienti sul pagamento con carta di credito. Commissione che può arrivare anche a costare un euro. Ma cosa fare in questi casi?

commissione pos pagamenti

È molto semplice: bisogna far presente che applicare una commissione è vietato dal Codice del Consumo, e rifiutarsi di pagare con queste condizioni. Massimiliano Dona, noto esperto nella tutela dei consumatori e presidente dell'Unione Nazionale dei Consumatori, ne ha parlato in un recente video pubblicato sulla sua pagina Instagram. Dona consiglia di cambiare esercente, qualora fosse applicata questa sanzione. L'avvocato spiega, infatti, che la pratica è vietata anche dalle Direttive Comunitarie, e che quindi non deve essere accettata in alcun caso.

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