Addio ai voucher rimborso: una sentenza storica della Corte di Giustizia ha previsto che chi è impossibilitato a partire per le vacanze per motivi oggettivi, non potrà più ricevere buoni sostitutivi o voucher rimborso. Ma allora, a cosa avrà diritto? Come potrà essere rimborsato? E per quale motivo la Corte ha pronunciato questa sentenza? Tutte le risposte nell'articolo.
È tempo di vacanze: i cittadini italiani stanno per partire, o sono già partiti per lunghi e meravigliosi viaggi, o anche per brevi soggiorni fuori porta. È arrivato, finalmente, il momento di staccare per un attimo dalla vita quotidiana e dal lavoro, e per rilassarsi e divertirsi, scoprendo posti nuovi, o anche tornando nella propria località preferita. Mare, montagna, città europee e internazionali: le mete scelte dagli italiani sono diverse, ma l'obiettivo resta lo stesso. E cioè, quello di godersi, finalmente, una meritata vacanza, dopo mesi di lavoro e fatica.
Sfortunatamente, però, possono accadere eventi imprevedibili che rendono impossibile la partenza. Motivi che non dipendono, naturalmente, dai viaggiatori, e che, molto probabilmente, sono compresi nella polizza di assicurazione dei viaggi. Per queste cause, ovviamente, sono previsti dei rimborsi, e i tour operator che hanno organizzato la vacanza o, nel caso in cui quest'ultima fosse stata organizzata dai viaggiatori stessi, l'albergo o l'ostello, sono tenuti a ridare i soldi ai clienti.
Vacanze: dite addio ai voucher di rimborso
Alcuni tour operator sono soliti rimborsare il viaggio attraverso i voucher. Si tratta di buoni, che hanno lo stesso valore della spesa affrontata per prenotare la vacanza, i quali possono essere utilizzati per organizzare vacanze di altro tipo in un altro periodo, e che, spesso, hanno anche una data di scadenza. Ebbene, da qualche tempo, questo non è più possibile. A deciderlo è stata la Corte di Giustizia europea, con una sentenza storica.
A parlarne è stato Angelo Greco, noto avvocato italiano e direttore della pagina La Legge per Tutti. Il famoso legale italiano ha spiegato, infatti, che i cittadini europei non possono rinunciare al loro importantissimo diritto al rimborso, sostituendo una somma di denaro con dei voucher, che sono decisamente più limitanti rispetto alle banconote. Con una direttiva europea, è stato stabilito che, per cause oggettive, dipendenti dal tour operator o da una malattia delle persone in partenza per le vacanze, non si potranno più distribuire voucher, ma il tour operator dovrà restituire i soldi. E c'è di più.
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Greco ha aggiunto, infatti, che la sentenza della Corte di Giustizia specifica che chi è oggettivamente impossibilitato a partire per il viaggio all inclusive, come può essere una persona che si frattura la gamba, ha diritto al rimborso della spesa affrontata anche se non ha contratto una polizza infortuni!
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